Giro d’Italia, il pubblico nemico. Dal fotografo al ciclista folle di Genova
Pubblicato il 15 Maggio 2015 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Già devi percorrere tutta Italia, montagne comprese, in bicicletta. Già lo devi fare correndo contro alcuni dei ciclisti più forti del mondo. Poi capita che oltre alla fatica e agli avversari ci sia un nemico che proprio non ti aspetti: il pubblico. Al Giro d’Italia di quest’anno, invece, sta succedendo proprio questo. Che i ciclisti si trovano “contro” anche il pubblico. Non si tratta di disegno consapevole, ma di pura, semplice e demenziale ottusità di chi dovrebbe fare lo spettatore e invece suo malgrado pretende di essere protagonista.
Ne sa qualcosa Alberto Contador. Che oggi 15 maggio parte (e fino a qualche ora fa era possibile che neppure lo facesse) con una sospetta sublussazione alla spalla causata da… uno spettatore. Succede giovedì. Contardor vede il traguardo, è a 300 metri dall’arrivo. Il pubblico, come sempre, è ammassato dietro alle transenne. Tra gli spettatori ce n’è uno che decide che vuole a tutti i costi una foto. Si sporge, urta un ciclista lanciato a tutta velocità. L’effetto domino è inevitabile. Cade Alberto Contador e si fa male, cade anche Daniele Colli che si fa malissimo (frattura all’omero sinistro e giro chiuso).
Qualche giorno fa ancora pubblico nemico e protagonista. In negativo. E’ il 10 maggio, si corre la tappa tra Albenga e Genova. Proprio mentre sta per arrivare il gruppo in corsa uno spettatore decide che è il momento di attraversare la strada in bicicletta. I ciclisti lo vedono all’ultimo, frenano, sbandano, cadono in massa. Uno dei corridori, Eugenio Alafaci, su Twitter commenta così: “Se becco quella testa di c… che ha avuto la brillante idea di buttarsi in gruppo con la fixbike facendoci cadere…”. Difficile, quasi impossibile, dargli torto.