Giro d’Italia sul mitico Blockhous: vittoria dell’australiano Hindley, Lopez conserva la maglia rosa per 12”

Giro d’Italia sul mitico Blockhous: vittoria dell’australiano Hindley, Lopez conserva la maglia rosa per 12”, bene Pozzovivo e Nibali

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 15 Maggio 2022 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Giro d’Italia sul mitico Blockhous: vittoria dell’australiano Jai Hindley

Giro d’Italia sul mitico Blockhous: vittoria dell’australiano Jai Hindley

Giro d’Italia, l’australiano Jai Hindley, 26 anni, portacolori della Bora, ha vinto la nona tappa battendo in volata i compagni di fuga. Ha conquistato un l’iconico Blockhous, la vetta dove è nato il mito di Eddy Mercks.

Secondo Carapaz, terzo Bardet, Juan Pedro Lopez ha conservato la maglia rosa con 12” di vantaggio su Almeida.

Un elogio particolare va ai “nonnetti “ della Corsa Rosa. E cioè: Pozzovivo sesto, Nibali ottavo a soli 34”. Crollato Simon Yates, favorito di tappa, arrivato al traguardo con 11’15”. Una autentica scoppola.

Delusione Ciccone che ha chiuso a 9’26”. Bravo Fortunato, 14esimo a 1’42” dal vincitore .

CLASSIFICA GENERALE DEL GIRO

Leader  Pedro Lopez. A 12” Almed, a 14” Bardet, a 15” Carapaz, a 20” Hindley, a 28” Martin, a 29” Landa. Stupendo ottavo Pozzovivo ad appena 54”. Primo degli italiani. Nibali 13esimo a 3’04”. Ma ha recuperato 16 posizioni. Fortunato terzo degli italiani in classifica generale. Quadprto Ciccone e quinto Formolo.

TAPPONE APPENNINICDI ALTA MONTAGNA

Frazione  durissima e temuta. Fortemente selettiva.  Ben 5 mila metri di dislivello. Questa nona tappa del Giro d’Italia ha mantenuto le promesse.

Da Isernia al mitico Blockhaus (gruppo Maiella) dove è nato il mito di Mercks.Una tappa di 191 km con cinque Gp della Montagna, due sprint ed un traguardo da brividi posto a 1.665 metri.

Una domenica difficilmente dimenticabile. Partenza da Isernia, capoluogo del Molise. Al via  167 corridori di 28 Paesi.

Nove i ritirati tra cui big come Miguel Angel Lopez, Morkov, Mareczko. Primo GPM dopo nemmeno 5 km (valico del Macerone. Quindi Rionero Sannitico (1.032 m) e poi Roccaraso (1,254 m) in provincia dell’Aquila. Tre asperità in 38 km.

Poi una lunga discesa fino a Filetto (primo Sepulveda al traguardo volante), provincia di Chieti in Abruzzo. Protagonista di giornata il piemontese Diego Rosa, 33 anni, portacolori della Eolo-Kometa, il team italiano fondato da Ivan Basso e Alberto Contador.

La sua fuga coraggiosa e redditizia (primo al passo Lanciano, 40 punti, leader della classifica scalatori) termina a 17,8 km dal traguardo, raggiunto dal gruppo guidato da due squadre: Ineos e  UAE.

A Roccamorice, a 13 km dalla linea d’arrivo, è cominciata la bagarre. Molti big in difficoltà (complice il gran caldo). A10 km dalla vetta restano in una trentina,a 8 km restano in 13 (e la maglia rosa cade ma si riprende quasi subito).

A 4,6 km dal traguardo vanno in testa tre big: Carapaz, Bardet, Landa.

GIRO, TAPPA N.10 (martedì 17 maggio)

Il Giro d’Italia riposa lunedì 16. Riprende martedì da Pescara con una tappa di 196 km e arrivo a Jesi (Ancona). La seconda parte, dopo lo sprint di Civitanova Marche, è un tracciato con una serie di strappi.