Giro d’Italia, vince la quarta tappa l’americano Joe Dombroski, Alessandro De Marchi sfila la maglia rosa a Gamna

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 11 Maggio 2021 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
Giro d'Italia, vince la quarta tappa l’americano Joe Dombroski, Alessandro De Marchi sfila la maglia rosa a Gamna

Giro d’Italia, vince la quarta tappa l’americano Joe Dombroski, Alessandro De Marchi (nella foto) sfila la maglia rosa a Gamna

Rivoluzione al Giro d’Italia sotto la pioggia : Alessandro De Marchi, 35 anni, detto “ il rosso di Buja “ è la nuova maglia rosa. L’ha strappata a Filippo Ganna al termine di una tappa d’altri tempi.

Nel freddo dell’Appennino emiliano. Ha vinto la tappa Piacenza-Sestola di km 187 , con tre GPM insidiosi, l’americano Joe Dombroski, 29 anni. Scalatore di lunga esperienza, portacolori della UAE Team Emirates.

Tutto è accaduto negli ultimi chilometri. Il Colle Passerino ha fatto la selezione con pendenze micidiali.

I battistrada  –  l’estone Taaramse e il danese Jensen – sono stati ripresi. Immediato il contropiede dell’americano arrivato solo al traguardo con perfetta scelta di tempo. Secondo De Marchi, terzo il sorprendente velocista Fiorilli. Qundi  Vervaeke, Trstnik, Edet, Oliveira, Taaramse,Julian Jansen.

Nuova classifica generale. Primo De Marchi, secondo Dimbroski, terzo Vervaeke.

Seguono Oliveira, Attila Valter, Edet, Vlasov,Evenepoel.Primo degli italiani ( nono ) Alberto Bettiol. Anche la classifica scalatori è cambiata. Ora in maglia azzurra non c’è più Vincenzo Albanese ma Joe Dombroski.

La maglia bianca è finita sulle spalle di Attila Valter. Commovente De Marchi, subito dopo aver tagliato il traguardo : “ Sono 11 anni che inseguo questa maglia. La dedico a me e a mia moglie Anna. Stanotte in albergo, quando sarò solo, piangerò. E penserò ai tanti tentativi fatti. E quando tornerò al mio paese mi faranno di sicuro una festa “.

Le maglie del giro

Non solo la maglia  rosa – passata a De Marchi ( Israel start  Up ) –   icona del Giro d’Italia dal 1931. Altre tre maglie intrigano i corridori.

Sono le maglie ciclamino, azzurra, bianca. La prima va al leader della classifica a punti; la seconda premia gli scalatori. La maglia bianca è assegnata al  miglior giovane nato dopo l’1 gennaio 1996.

Tre corridori si sono distinti nella prima fase :  Tim Merlier ( splendida volata vincente a Novara che ha messo in fila Nizzolo, Viviani, Groenewegen, Sagan ). E poi il salernitano Vincenzo Albanese a segno nei tre GPM  della Biella-Canale.

Una bella sorpresa al Giro

Infine Filippo Ganna nella trionfale cronometro di Torino. Indimenticabili gli ultimi due chilometri a 60,7 all’ora ( di media ! ). Con un picco di 66 km/h ed una potenza di 590 watt e punte di 775. Ci sono poi due altri riconoscimenti: il premio combattività e il  premio al miglior team.

Prevista battaglia di tre corazzate : Jumbo Visma ( di capitan Bennet e la rivelazione Foss ), ovviamente la Ineos Grenadiers ( dei vari Ganna, Bernal, Moscon,Sivakov) e la Deceunik-QuickStep ( che schiera autentici big come Evenepoel, Almeida, Cavagna ).

Occhio anche alla Movistar di Marc Soler e Cataldo  nonché alla Bahrain Victorius di Michel Landa, Pello Bilbao, Damiano Caruso ). Senza escludere la Trek Segafredo di Nibali,Ciccone, Mollema e la Eumirates di Formolo , Ulissi, Conti e Gaviria.

Quinta tappa ( 12 maggio ). Quasi tutta sulla via Emilia. Gli sprinter in agguato. Dopo 177 km da Modena a Cattolica.

È una tappa per velocisti. Strade belle e veloci. Con numerosi attraversamenti cittadini. Insidiosi. Serve una concentrazione continua.

Un percorso ricco di rotatorie,spartitraffico, arrredo urbano. E passaggi importanti: Bologna, Imola, Forlì, Cesena, Savignano sul Rubicone, Cattolica.

Prima del traguardo una serie di quattro curve ( tre a sinistra ) che impegneranno i “treni” degli uomini jet. Che si giocheranno la vittoria nel rettilineo di arrivo lungo quasi 900 metri. Ad oltre 60 all’ora. Sono brividi blu.