Il Giro d’Italia parte venerdì 6 maggio. Ci siamo. È la vetrina del Belpaese nel mondo. Parte da Budapest (Ungheria) e termina all’Arena di Verona domenica 29.
Una galoppata di tre settimane, 21 tappe, 3.445 km, 51.000 metri di dislivello, due sole cronometro. Mai così da 60 anni. E parecchie novità.
Le prime tre tappe sono in Ungheria. È la 14esima volta che il Giro comincia dall’estero. Indimenticabile lo start in Vaticano (1974) e quello a Gerusalemme (2018). La Corsa Rosa fu dedicata quell’anno a Gino Bartali per aver salvato centinaia di Ebrei.
È la sesta partenza dal 2010 in terra straniera a conferma dell”appeal sempre più forte del Made in Italy. Le tre tappe ungheresi sono ben disegnate. Prima frazione in linea, da Budapest al castello di Visegrad; sabato 7 cronometro nel cuore della capitale; terza tappa con prevedibile volata sule sponde del lago Balaton. Poi il Circus si trasferisce in Sicilia .
GIRO STORICO
Per la prima volta non ci sono ne’partenza ne’ arrivo a Milano. Viene poi inserita la Cima Coppi sul passaggio più alto (lo Stelvio). E ci sono due eccellenti ritorni: Napoli e il Mortirolo. Napoli è nel cuore della Rosa dal 1909 ma mancava dal 2013. Nove anni dopo “la città più bella dell’universo” (Stendhal) ospita la Carovana. Altra novità è Sua Maestà il Mortirolo – la salita totem di Pantani e Contador – “posto mortifero “ dal 773. E la nomea non è mai cambiata.
TAPPA REGINA
È la 16esima. Da Salò all’Aprica, 200 km con il Passo del Mortirolo (1.854 metri). Ogni metro è eterno, “chi lo fa non lo scorda più “ (parola di Contador). Zona strategica, tra Valtellina e Val Camonica. Sullo sfondo, non lontanissime, Svizzera e Austria. È indubbiamente la tappa più dura, 5.440 metri di dislivello e tre GPM che stregano: Goletto di Cadino (20 km, si sale a 1.938 metri), Mortirolo ( 12,6 km, 962 metri di dislivello ) e L’Aprica dopo 193 km (2.173 m.). E c’è una seconda tappa di alta montagna, la Ponte di Legno-Lavarone di 165 km, il giorno dopo la tappa regina.
GRAN FINALE CON LA MARMOLADA
È la penultima tappa, prima della cronometro di Verona. La tappa della Marmolada, da Belluno alla Marmolada, 167 km con due passaggi cruciali: San Pellegrino (1.918 m.) e il mitico Pordoi -Cima Coppi (2.239 m.), undici km indimenticabili con picchi al 18% dopo Malga Ciapela 1.460 m.). Tutto ciò è fissato per sabato 28 maggio. Vale la pena di ricordare che le tappe sono divise in tre categorie: velocisti (7), media montagna (6), alta montagna (6).
IMMAGINI DEL GIRO IN 200 PAESI
Il Giro d’Italia viene trasmesso in circa 200 Paesi e arriva nelle case di 800 milioni di persone. E lungo le strade? Si stimano 10-12 milioni di tifosi. Con queste cifre il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha rinnovato la partnership Giro-ENIT (Azienda nazionale del turismo).