Ciclismo: Ryder Hesjedal ha vinto il Giro d’Italia

Pubblicato il 27 Maggio 2012 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA

Giro d'Italia (LaPresse)

MILANO – Ryder Hesjedal ha vinto il  Giro d’Italia. Nessun ciclista canadese era riuscito in questa impresa.

Marco Pinotti si aggiudica la crono conclusiva del 95/o Giro d’Italia di ciclismo, con arrivo a Milano, e il successo finale e’ del canadese Ryder Hesjedal, che ha chiuso con 16” di vantaggio sullo spagnolo Rodriguez, secondo in classifica generale.

Terzo il belga Thomas De Gendt. Nessun italiano e’ riuscito a conquistare il podio. Marco Pinotti, nella 21/a e ultima tappa del 95/o Giro ciclistico d’Italia (la crono individuale Milano-Milano), e’ stato piu’ veloce del britannico Geraint Thomas, secondo e staccato di 39”; del neozelandese Jesse Sergent, terzo a 53”; del danese Alex Rasmussen, quarto a 1’00”; del belga Thomas De Gendt, quinto a 1’01”.

Il canadese Ryder Hesjedal si e’ piazzato al sesto posto nella classifica di tappa, staccato di 1’09” da Pinotti.

Pagelle del Giro d’Italia 2012.

HESJEDAL 10 – Chi avrebbe scommesso sulla sua vittoria? Nessuno e’ riuscito a staccarlo in ogni salita e, nei giorni scorsi, dopo avere verificato che gli calzava a pennelle, si e’ preso la maglia rosa a cronometro. La sua e’ una vittoria con riserva, arrivata per soli 17”, e la domanda sorge spontanea: dov’era stato fino a 32 anni?

RODRIGUEZ 9 – Ha lottato con grinta, straordinaria determinazione e alla fine si e’ arreso con grandissimo onore. Non e’ facile sfilarsi la maglia rosa per soli 17”. Lo spagnolo lo ha fatto con estrema sportivita’.

DE GENDT 8 – Straordinario sullo Stelvio, dove ha sfiorato la maglia rosa senza pero’ riuscire a prenderla per una questione di secondi. Il suo terzo posto finale vale oro colato.

CAVENDISH 7 – Ha vinto tre tappe allo sprint (una gliel’ha negata Roberto Ferrari, a Horsens, scaraventandolo a terra, dopo un’inspiegabile manovra), e’ arrivato fino a Milano con addosso la maglia rossa della classifica a punti, cedendola poi per un solo punto a Rodriguez. Cosa chiedere di piu’ a un velocista? Ha onorato il titolo iridato.

RABOTTINI 7 – Ha vinto, dopo un’epica impresa, a Pian dei Resinelli e ha indossato la maglia azzurra di miglior scalatore.

URAN URAN 6.5 – Il colombiano e’ stato il miglior giovane, prendendosi la maglia bianca: il futuro e’ suo.

AMADOR 6.5 – Ha trionfato a Cervinia, e’ entrato in diverse fughe, ha sempre cercato lo scontro. Ha pedalato forte, perche’ ha la sfida nel sangue e lo ha dimostrato. Per la prima volta ha iscritto il nome della Costa Rica nell’albo d’oro.

FERRARI E GUARDINI 6.5 – Hanno vinto le loro prime tappe, peraltro allo sprint, ‘matando’ nientemeno che re Cavendish. Guardini potrebbe essere l’erede di Petacchi, sebbene possegga la potenza di Cipollini.

SCARPONI 6 – Doveva difendere la maglia rosa conquistata a tavolino l’anno scorso, dopo la squalifica a Contador. Non ce l’ha fatta, ma almeno ci ha provato. Giu’ dal podio e deluso.

CUNEGO 6 – E’ stato uno dei pochi a movimentare diverse tappe: in pianura, in salita e in discesa. Ha cercato sempre l’azione.

KREUZIGER 5.5 – Resta un incompiuto. Nel senso che, quando affronta le competizioni di tre settimane, va sempre incontro almeno a una giornata di totale black-out. Al Giro gli e’ capitato a Cortina. Due giorni dopo, sull’Alpe di Pampeago, si e’ riscattato con un’impresa titanica.

POZZOVIVO 5.5 – Ha vinto la tappa a Lago Laceno, e’ vero, ma nelle salite che contavano e’ sparito. Era atteso a Pampeago, sul Mortirolo e sullo Stelvio, percorsi piu’ adatti a lui, invece e’ stato impalpabile. Un mezzo fallimento.

BASSO 5 – Sosteneva di non avere niente da perdere, garantiva sulla propria serenita’, sulla consapevolezza dei mezzi a disposizione. Era tranquillo e lo e’ stato fin troppo nel momento topico della corsa rosa, quando occorrevano gambe, fiato, iniziativa. Ha aspettato le salite, reclamava quelle senza vegetazione e con l’aria rarefatta: quando sono arrivate, si e’ fatto staccare.

F. SCHLECK 4 – La vicinanza con l’aeroporto di Malpensa lo ha tentato al punto di indurlo a lasciare dopo pochi km della tappa partita da Busto Arsizio. Non ha inciso confermando che, senza il fratello Andy, rende meno. Molto.

RUJANO 4 – L’anno scorso un leone, quest’anno l’ombra di se stesso.

FARRAR 4 – Doveva essere il principale antagonista di Cavendish in volata e invece, per avere sue notizie, bisogna andare a ‘Chi l’ha visto’. Lo statunitense non e’ mai pervenuto.

L’albo d’oro del Giro d’Italia.

2012: Ryder Hesjedal (Can).
2011: Alberto Contador (Spa)
2010: Ivan Basso (Ita)
2009: Denis Menchov (Rus)
2008: Alberto Contador (Spa)
2007: Danilo Di Luca (Ita)
2006: Ivan Basso (Ita)
2005: Paolo Savoldelli (Ita)
2004: Damiano Cunego (Ita)
2003: Gilberto Simoni (Ita)
2002: Paolo Savoldelli (Ita)
2001: Gilberto Simoni (Ita)
2000: Stefano Garzelli (Ita)
1999: Ivan Gotti (Ita)
1998: Marco Pantani (Ita)
1997: Ivan Gotti (Ita)
1996: Pavel Tonkov (Rus)
1995: Tony Rominger (Svi)
1994: Evgenj Berzin (Rus)
1993: Miguel Indurain (Spa)
1992: Miguel Indurain (Spa)
1991: Franco Chioccioli (Ita)
1990: Gianni Bugno (Ita)
1989: Laurent Fignon (Fra)
1988: Andrew Hampsten (Usa)
1987: Stephen Roche (Irl)
1986: Roberto Visentini (Ita)
1985: Bernard Hinault (Fra)
1984: Francesco Moser (Ita)
1983: Giuseppe Saronni (Ita)
1982: Bernard Hinault (Fra)
1981: Giovanni Battaglin (Ita)
1980: Bernard Hinault (Fra)
1979: Giuseppe Saronni (Ita)
1978: Johan De Muynck (Bel)
1977: Michel Pollentier (Bel)
1976: Felice Gimondi (Ita)
1975: Fausto Bertoglio (Ita)
1974: Eddy Merckx (Bel)
1973: Eddy Merckx (Bel)
1972: Eddy Merckx (Bel)
1971: Gosta Pettersson (Sve)
1970: Eddy Merckx (Bel)
1969: Felice Gimondi (Ita)
1968: Eddy Merckx (Bel)
1967: Felice Gimondi (Ita)
1966: Gianni Motta (Ita)
1965: Vittorio Adorni (Ita)
1964: Jacques Anquetil (Fra)
1963: Franco Balmamion (Ita)
1962: Franco Balmamion (Ita)
1961: Arnaldo Pambianco (Ita)
1960: Jacques Anquetil (Fra)
1959: Charly Gaul (Ola)
1958: Ercole Baldini (Ita)
1957: Gastone Nencini (Ita)
1956: Charly Gaul (Ola)
1955: Fiorenzo Magni (Ita)
1954: Carlo Clerici (Svi)
1953: Fausto Coppi (Ita)
1952: Fausto Coppi (Ita)
1951: Fiorenzo Magni (Ita)
1950: Hugo Koblet (Svi)
1949: Fausto Coppi (Ita)
1948: Fiorenzo Magni (Ita)
1947: Fausto Coppi (Ita)
1946: Gino Bartali (Ita)
1940: Fausto Coppi (Ita)
1939: Giovanni Valetti (Ita)
1938: Giovanni Valetti (Ita)
1937: Gino Bartali (Ita)
1936: Gino Bartali (Ita)
1935: Vasco Bergamaschi (Ita)
1934: Learco Guerra (Ita)
1933: Alfredo Binda (Ita)
1932: Antonio Pesenti (Ita)
1931: Francesco Camusso (Ita)
1930: Luigi Marchisio (Ita)
1929: Alfredo Binda (Ita)
1928: Alfredo Binda (Ita)
1927: Alfredo Binda (Ita)
1926: Giovanni Brunero (Ita)
1925: Alfredo Binda (Ita)
1924: Giuseppe Enrici (Ita)
1923: Costante Girardengo (Ita)
1922: Giovanni Brunero (Ita)
1921: Giovanni Brunero (Ita)
1920: Gaetano Belloni (Ita)
1919: Costante Girardengo (Ita)
1914: Alfonso Calzolari (Ita)
1913: Carlo Oriani (Ita)
1912: Atala (a squadre)
1911: Carlo Galetti (Ita)
1910: Carlo Galetti (Ita)
1909: Luigi Ganna (Ita).

La diretta testuale.

Ryder Hesjedal ha vinto il giro d’Italia, il suo tempo è stato di gran lunga migliore rispetto a quello della vecchia maglia rosa Rodriguez.

Un importante cambiamento in vetta. L’italiano Pinotti ha realizzato il tempo migliore ed ora conduce su Thomas e Sergent. Siamo tutti in attesa della prestazione della maglia rosa Rodriguez.

Phinney ha chiuso in 52” ed attualmente detiene il nono tempo.

La classifica fino a questo momento.  1 SKY – THOMAS Geraint(GBR)33’45” 2 RNT – SERGENT Jesse(NZL)14″ 3 GRM – RASMUSSEN Alex(DEN)21″.

Il resto della classifica, prime posizioni.  4 LIQ – BODNAR Maciej(POL)36″ 5 OGE – TUFT Svein(CAN)43″ 6 OPQ – VERMOTE Julien(BEL)44″ 7 SKY – STANNARD Ian(GBR)45″ 8 OPQ – KWIATKOWSKI Michal(POL)45″ 9 BMC – PHINNEY Taylor(USA)52″ 10 KAT – IGNATYEV Mikhail(RUS)1’8″.

1 SKY – THOMAS Geraint(GBR) ha superato 2 RNT – SERGENT Jesse(NZL) ed occupa ora la prima posizione in questa cronometro disputata a Milano.

Sergent è sempre in testa. Bodnar ha superato Tuft e Vermote ed è attualmente terzo. Seconda piazza per Rasmussen.

Jesse Sergent della Rnt è in testa. Il ciclista ha staccato Alex Rasmussen della Grm e Svein Tuft della Oge.

Stannard ha superato Phinney e si è portato in quarta posizione. Sorprendente la sua gara fino a questo momento.