Gomez risponde ancora a Gasperini: “C’erano 50 testimoni, perché mentire ancora?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2021 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA
Gomez risponde ancora a Gasperini: "C'erano 50 testimoni, perché mentire ancora?"

Gomez risponde ancora a Gasperini: “C’erano 50 testimoni, perché mentire ancora?” FOTO ANSA

Dopo il botta e risposta di ieri tra Gomez e Gasperini, l’attaccante argentino torna a commentare il suo addio all’Atalanta e ribadisce che l’allenatore avrebbe provato a picchiarlo. Papu Gomez ha parlato a L’Eco di Bergamo dicendo: “Ci sono 50 testimoni, eppure non riesce ad ammettere la verità. Lo ringrazio per avermi migliorato, ma una cosa così è inaccettabile”.

Gomez e Gasperini, le accuse di ieri

Ieri dopo mesi di silenzio Papu Gomez ha parlato dei motivi che l’hanno portato a lasciare l’Atalanta e lo ha fatto accusando l’allenatore Gian Piero Gasperini. Intervistato da La Nacion, Gomez parte da ciò che successe nella partita di Champions a Bergamo contro il Midtyjlland. “Sbagliai anche io, perché non obbedii a una consegna tattica. Mancavano 10 minuti alla fine del primo tempo, Gasperini mi chiese di spostarmi sulla destra, ma io stavo giocando benissimo a sinistra. Così gli risposi di no. Immaginate che significa, sul campo oggi, con tutte le telecamere. Sapevo che l’allenatore si sarebbe arrabbiato, che mi avrebbe tolto all’intervallo e in effetti fu così. Ma quello che successe poi nello spogliatoio valicò ogni limite”.

“Gasperini tentò di picchiarmi – dice Papu Gomez -. Ok discutere, ma un’aggressione fisica non la posso accettare. Così, dopo questo fatto, chiesi ad Antonio Percassi un incontro e gli spiegai che per me non c’erano problemi a continuare assieme, ammettendo anche le mie colpe: come capitano non mi ero comportato a modo, ero stato un cattivo esempio non obbedendo a un’indicazione dell’allenatore. Però chiesi al presidente che per andare avanti avevo bisogno delle scuse di Gasperini. Una società non può tollerare che il tecnico provi ad aggredire un calciatore”.

La replica di Gasperini alle accuse di Gomez

“I comportamenti – dichiara Gasperini a La Gazzetta dello Sport- e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta”.

Gomez oggi conferma le sue accuse

Gomez oggi è tornato a parlare a L’Eco di Bergamo rispondendo nuovamente al tecnico nerazzurro: “Si può litigare, ma il modo in cui mi sono lasciato con l’Atalanta fa male. Con i Percassi c’è sempre un rapporto speciale: il giorno che sono partito per Siviglia sono stato un’ora nei loro uffici, abbiamo parlato e abbiamo pianto insieme, non riuscivamo a credere a come era andata. Non riesco solo a capire come in venti giorni io sia stato fatto fuori. Avevo chiesto di cedermi e non mi lasciavano andare. Pensavo di continuo all’aggressione e non riuscivo a guardarlo in faccia”.