ATENE – Non era passato che qualche minuto dal fischio finale e dalla clamorosa vittoria della Grecia contro la Russia, e dal boato nelle piazze della Grecia dove a migliaia avevano seguito la partita sui maxischermi, che l'inaspettato passaggio ai quarti di finale degli Europei irrompeva sulla scena della politica greca, nella giornata decisiva della elezioni.
Poco dopo la partita, il portoghese Fernando Santos, allenatore della nazionale, aggiungeva gloria politica a quella calcistica, rispondendo alla domanda di un giornalista irlandese che gli chiedeva se i 'consigli' di voto dati ai greci dalla cancelliera Angela Merkel – per la quale Atene dovrebbe scegliere un governo che rispetti l'austerita' – avessero avuto un effetto sui suoi giocatori.
''Noi siamo ispirati dalla storia della Grecia – ha risposto Santos -. Il popolo greco ha grande orgoglio per la propria storia e merita il rispetto di tutti. La civilta', la democrazia e le scienze sono iniziate in Grecia. E' difficile che altri ci diano lezioni''.
Negli studi della tv pubblica Ert-1 e' esploso l'entusiasmo dei commentatori, che hanno definito Santos ''piu' greco dei greci''. Intanto, molti dei giocatori dedicavano la loro vittoria al popolo greco, che combatte e soffre contro la crisi economica.
E a notte inoltrata hanno commentato la vittoria della nazionale ellenica anche i leader di Nea Dimokratia e Syriza, i principali sfidanti nelle elezioni odierne. ''Ci avere resi di nuovo orgogliosi – ha scritto in un messaggio ai giocatori Antonis Samaras, presidente di ND – In questi tempi difficili, avete dato speranza ai greci.
''Congratulazioni ai giocatori per la grande vittoria di oggi – ha scritto Alexis Tsipras, leader di Syriza, su Twitter – Domani (oggi) sara' il turno del popolo. Avranno la loro lotta, la loro partita. Domani, la speranza battera' la paura''.