Gran galà Aic 2011, Ibrahimovic: “Milan più forte della Juventus”

Pubblicato il 24 Gennaio 2012 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA

Zlatan Ibrahimovic (LaPresse)

MILANO, TEATRO DAL VERME  – Affiancati in testa alla classifica marcatori, Antonio Di Natale e Zlatan Ibrahimovic si sono ritrovati assieme anche sul palco del Teatro Dal Verme di Milano, stelle del Gran Gala’ del calcio dell’Aic, premiati per uno strepitoso 2011 che li lancia verso un brillante 2012.

L’attaccante dell’Udinese punta al terzo titolo di capocannoniere, ma anche a un posto agli Europei. ”Ancora non ho prenotato le vacanze – ha sorriso il napoletano – se ci sara’ la possibilita’ di andare all’Europeo sara’ un grande onore”.     Ibrahimovic invece insegue l’ennesimo scudetto, e sottolinea di gustarsi il testa a testa con la Juventus: ”Ora loro sono primi, vediamo come finisce – ha detto, quasi con tono di sfida -. E’ meglio se c’e’ un’altra squadra in lotta, cosi’ non ti rilassi”.

Al fianco di Ibrahimovic (che giura ”l’Italia e’ la mia seconda casa”) e Di Natale, Cavani completa il tridente della formazione ideale votata da giocatori e direttori sportivi: in porta Handanovic, in difesa Maggio, Thiago Silva, Ranocchia/Nesta (ex aequo), Armero; a centrocampo Hamsik, Marchisio/Thiago Motta (ex aequo) e Boateng.     ”Ci sono piu’ stranieri che italiani, bisogna lavorare di piu’ sul settore giovanile”, avverte Fabio Capello, ct dell’ Inghilterra, prima di ricevere uno speciale premio della critica.

La serata comincia con l’Inno nazionale e le immagini sempre applaudite della finale mondiale del 2006. Poi, ad uno ad uno, passano dal palco i calciatori premiati, che firmano un pallone e lo lanciano fra i pubblico. Thiago Silva e Armero sono ‘costretti’ anche a un breve e piuttosto impacciato siparietto musicale. Mentre l’interista Thiago Motta per la prima volta non chiude al Paris Saint Germain: ”Non lo so, mancano otto giorni e puo’ succedere di tutto, all’Inter sto bene ma Parigi e’ una grande citta”’.

Dalla prima fila Giancarlo Abete lo tranquillizza: ”Le porte della Nazionale sono aperte sia a chi gioca in Italia sia a chi gioca all’estero”. Ma e’ un altro il messaggio che il presidente della Federcalcio tiene a lanciare dal palco del Dal Verme. ”Il calcio ci da’ tante gioie e qualche amarezza. Cerchiamo di migliorarci e tenere lontani tutti quelli che fanno male al calcio – e’ l’avvertimento del n. 1 della Figc -. Il calcio e’ bello a livello di giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti, dobbiamo salvaguardarlo”.

Accanto ad Abete c’e’ il presidente del Coni, Gianni Petrucci, preoccupato da una serie di nodi con cui deve fare i conti il pallone italiano. ”Questo e’ il campionato piu’ affascinante degli ultimi anni: nonostante i tanti problemi sotto gli occhi di tutti, sta andando avanti regolarmente”, ha spiegato Petrucci, che prima del Gran Gala’ si e’ intrattenuto pochi minuti a chiacchierare con il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta, reduce da una giornata in via Rosellini in cui i club non si sono accordati sull’elezione del vicepresidente.