John Terry: contano più le corna o i gol?

Pubblicato il 1 Febbraio 2010 - 11:12| Aggiornato il 23 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Lo scandalo che coinvolge John Terry, fedifrago capitano dell’Inghilterra e del Chelsea di Ancelotti, diventa un affare di stato: secondo il Times, il governo sta esercitando pressioni sulla federcalcio (Football Association). Terry, sposato e padre di due bambini, è finito nella bufera per il flirt con la modella Vanessa Perroncel: la donna, all’epoca dei fatti, era legata a Wayne Bridge, ex compagno di Terry nel Chelsea. Il terzino del Manchester City fa parte del gruppo della Nazionale allenata da Fabio Capello: la questione, insomma, rischia di avere ripercussioni anche sull’equilibrio della selezione.

Terry ha provato invano a bloccare la pubblicazione di articoli sulla scabrosa vicenda. L’Alta Corte di Londra, però, ha respinto la richiesta del difensore dei blues. «Sul campo John Terry è un giocatore fantastico e un buon capitano dell’Inghilterra. Ma come tale, deve assumersi responsabilità davanti al paese. Se tali sospetti venissero confermati -e al momento sono solo sospetti- verrebbe messo in discussione il suo ruolo di capitano», dice Gerry Sutcliffe, ministro dello Sport. «Parlo regolarmente con la FA, chiederò il loro punto di vista e vediamo cosa succede», aggiunge l’esponente dell’esecutivo.

Terry, il giocatore più pagato d’Inghilterra con le sue 150mila sterline a settimana, ha già ricevuto il «pieno sostegno» dal proprio club in relazione alla «vicenda personale». Bridge, invece, attraverso un comunicato ha chiesto il rispetto della privacy. Il giocatore del Manchester City può contare sulla solidarietà dei suoi attuali compagni.

Per quanto riguarda i vertici federali, questi sono intenzionati a delegare ogni decisione a Capello: il ct è in Svizzera e sta recuperando da un’operazione al ginocchio. Toccherà a lui decidere se la fascia da capitano dovrà cambiare proprietario. Fabio Capello ha chiesto l’aiuto di Franco Baldini per risolvere il problema a cinque mesi dall’inizio del mondiale. In ballo ci sono gli equilibri di un gruppo che trascorrerà due mesi assieme in Sudafrica: Bridge, che di Terry non solo è stato compagno di squadra ai tempi del Chelsea ma anche uno dei più cari amici, secondo le indiscrezioni raccolte da chi gli sta vicino starebbe meditando di lasciare la nazionale. A Baldini spetterà il compito di sondare gli umori dello spogliatoio e raccogliere le reazioni degli altri nazionali per confermare o meno i gradi di capitano a Terry.

Non pare avere nessun ripensamento, viceversa, Carlo Ancelotti che ha ribadito la massima fiducia nel suo capitano. «John è un professionista esemplare e io non entro nella vita privata dei miei giocatori. Non ho neppure preso in considerazione l’idea che Terry non potesse più essere il capitano del Chelsea», il commento senza repliche del manager dei blues.

La scappatella con Terry ha costretto Vanessa Perroncel – già madre di un bambino di tre anni avuto con Bridge – a ricorrere ad un aborto. Un’interruzione di gravidanza che il calciatore avrebbe preteso e ottenuto, ricompensando la modella francese con 23mila euro: a scriverlo è il News of the World che in settimana ha ottenuto dall’Alta Corte di Londra il permesso di pubblicare la notizia.

Inizialmente Terry, tramite i suoi legali, aveva ottenuto un’ingiunzione che bloccava lo scoop del domenicale in nome del rispetto della privacy. Ma la sentenza ha scoperchiato il vaso, inondando pagine e pagine di dibattiti sulla moralità del capitano inglese. Nel frattempo Toni Poole, la 28 enne moglie di Terry e madre dei loro due bambini, sconvolta dalla notizia avrebbe lasciato la casa dove vivevano i due, determinata a chiedere il divorzio. Non conferma né smentisce l’affaire con Terry Vanessa, che al domenicale ha però ammesso di aver ricevuto una telefonata dall’ex compagno Bridge. «Mi ha chiamata insultandomi perchè è convinto che lo abbia tradito. È stata una telefonata orribile», le parole della modella che si è rivolta ad una nota agenzia di pr per monetizzare l’improvvisa notorietà.

L’anno nero del calciatore inglese racchiude anche una spiacevole vicenda capitata al padre Ted. Riportiamo la cronaca dell’episodio:

Il padre di John Terry, difensore del Chelsea e capitano della
nazionale inglese allenata da Fabio Capello, spaccia cocaina.

Lo scrive, anche
nell’edizione online, il giornale ‘News of the World‘ allegando come prova un video girato giovedì scorso, almeno così scrive il giornale, da un reporter, Daniel Senderson, al quale Ted Terry vende tre grammi di cocaina nei bagni di un wine-bar di Chafford Hundred, nell’Essex.

«È di ottima qualità, posso procurartene altra», dice il padre di Terry al giornalista che finge di fare da tramite per un non meglio imprecisato ‘boss’ bisognoso di coca.

Poi l’uomo, che ha 55 anni, si raccomanda: «questa è una cosa fra me e te, non dire a nessuno che sono il padre di John Terry.

Non dico che faranno commenti, ma non si sa mai cosa potrebbe succedere». Poi, dopo che il giornalista ‘camuffatò gli dice che abitualmente compra droga nella zona est di Londra, Terry senior ribatte spiegando che «non puoi fare questo, perchè da quelle parti non è buona.

Quella ce l’ho io, quanta te ne serve? Il tuo capo è un multimilionario, non credo che starebbe a tirare sul prezzo».

News of the World‘ precisa anche dalla vendita di questi tre grammi di cocaina Terry senior ha ricavato un guadagno netto di 40 sterline, circa 44 euro, dopo aver venduto i tre grammi per un totale di 120 sterline.

John Terry, 28 anni, guadagna al Chelsea 10 milioni di sterline
(circa 11 milioni di euro) all’anno.

Il giornale inglese precisa poi di aver cominciato ad ‘indagarè due mesi fa sul padre del capitano dell’Inghilterra, dopo aver appreso di ‘vocì che lo volevano implicato nel traffico di droga.

Ted Terry è separato dall’ex moglie Sue, madre di John, che mesi fa venne arrestata per aver rubato merce per un valore pari a circa 900 euro in un grande magazzino Marks & Spencer and Tesco.