Il giornalista a Conte: “Una partita tirata per i capelli…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Luglio 2016 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Conte (foto Ansa)

Antonio Conte (foto Ansa)

ROMA – In diretta su Rai Uno, intervistato da Alessandro Antinelli, c’è l’ormai ex Ct Antonio Conte. Siamo nel post partita di Italia-Germania. E Antinelli: “Conte, dispiace e fa male perdere così una partita che avevamo ripreso per i capelli”. Ed eccola, la frase sui “capelli” che ha fatto calare il gelo. È noto, il filone dell’ironia sui capelli di Conte è pressoché inesauribile.

Antonio Conte si è poi sfogato: “Io sono orgoglioso di questi ragazzi. Hanno dimostrato di amare la maglia, di aver dato tutto: usciamo senza alcun rimpianto. Perché l’impegno è stato il massimo. Lo ripeto: sono orgoglioso di questa Italia”.  L’eliminazione ai rigori contro la Germania in questo quarto di finale brucia. Eccome se brucia. Conte sottolinea nuovamente il concetto del gruppo parlando ancora dei suoi calciatori. “I ragazzi – è l’analisi del commissario tecnico azzurro – hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra fortissima come la Germania. Essere stati battuti ai rigori da questa Germania dispiace. Perché potevamo andare avanti noi”.  Nelle parole di Conte c’è lo spazio per l’orgoglio, ma non per i rimpianti. “In questo mese e mezzo abbiamo formato una squadra che ha reso orgogliosa l’Italia. La squadra campione del mondo che cambia sistema per cercare di mettere in contrapposizione a quella che tanti hanno definito una piccola: aver avuto la possibilità di eliminare questa Germania ci deve rendere orgogliosi. Torniamo a casa ma i ragazzi meritavano di continuare. Se di rimpianti possiamo parlare, l’unico di questo Europeo è solo quello di questi calci di rigori. Per il resto nulla: nessun rimpianto. Questi ragazzi hanno dimostrato veramente tutto, hanno dato veramente tutto quello che avevano”.

L’uscita dell’Italia dall’Europeo coincide con la fine del biennio azzurro di Antonio Conte. Gli chiedono di tracciare un bilancio, lui risponde così: “I bilanci a me non piace farli, li fanno gli altri: a me interessa aver fatto un’esperienza incredibile con questi ragazzi ed essere rispettati e temuti da tutti. Un addio dalla Nazionale? Questo è un arrivederci. La strada è ben tracciata, lascio un’eredità importante, una piccola macchina da guerra”.

In conferenza stampa c’è spazio per la polemica: “Non mi sono mai sentito appoggiato: al mio fianco ho avuto sempre il presidente. Sembrava che dovessi fare la guerra da solo, ma io non mi battevo per me, bensì per la Nazionale. Mi auguro che in futuro si dia spazio anche alla Nazionale”