Il Novara torna in A, un’attesa lunga mezzo secolo

Pubblicato il 13 Giugno 2011 - 08:06| Aggiornato il 14 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

NOVARA – Il Novara realizza un sogno: torna nell'Olimpo del calcio italiano dopo un'attesa lunga oltre mezzo secolo e dopo solo un anno di serie B e lo stadio impazzisce, dipinto d'azzurro, al termine di una partita combattuta ed emozionante nella quale, cinica e tecnicamente impeccabile, la squadra di Tesser trafigge per due volte un Padova generoso e mai rinunciatario.

L'episodio che ha spalancato le porte della serie A alla squadra piemontese è avvenuto al 14' del primo tempo: uno scambio Bertani-Gonzalez è fermato da Cesar al limite dell'area, ma il difensore del Padova perde il rimpallo, Gonzalez si invola verso Cano e Cesar non puo' che abbatterlo: punizione dal limite ed espulsione per il padovano. Un attimo dopo, Gonzalez fa partire un siluro che si insacca alla destra del portiere ospite.

E' l'1-0 che segna la strada in salita per i veneti che, dopo aver pareggiato in casa la partita d'andata, dovevano vincere a Novara per approdare in serie A: dopo un quarto d'ora, sotto di un gol e con un uomo in meno. E l'allenatore ospite Dal Canto ha tolto subito dal campo El Shaarawi, il grande atteso, per mettere un altro difensore. Per il Novara, al contrario, la partita e' stata tutta in discesa: attento controllo della gara e ripartenze veloci che hanno messo in difficolta' il Padova. Piu' volte Bertani, Gonzalez e Rigoni hanno sfiorato il secondo gol, mentre il Padova solo nel finire del primo tempo si e' affacciata nell'area azzurra.

Nella ripresa i veneti hanno provato il tutto per tutto, pur con un uomo in meno e rischiando il tracollo di fronte ai contropiedi azzurri: De Paula prima ha impegnato Ujkani in una difficile parata a terra; poi Cuffa, liberato davanti al portiere novarese, non e' riuscito a concludere a rete.

Proprio quando il Padova cominciava a crederci, e' arrivata la doccia fredda del gol di Rigoni che, in azione solitaria, appena dentro l'area ha fatto partire un destro rasoterra che non ha dato scampo a Cano. A quel punto non c'e' piu' stata partita, anzi il Novara ha sfiorato il terzo gol ancora con Rigoni. Lo stadio, stracolmo, e' esploso per una festa sognata da 55 anni. E anche la curva del Padova ha applaudito sportivamente gli azzurri durante il loro giro di campo. La festa cominciata in campo e' poi continuata in citta', con caroselli e tuffi nella fontana e un grande striscione fatto scendere dalla sede della Banca popolare di Novara, principale sponsor degli azzurri.