Il Perugia dichiarato in fallimento, posti sigilli alla sede della società

Pubblicato il 20 Maggio 2010 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA

Leonardo Covarelli

Sigilli alla sede del Perugia calcio che giovedì 20 maggio è stato dichiarato in fallimento dal tribunale del capoluogo umbro. La società guidata da Leonardo Covarelli dovrà inoltre depositare le scritture contabili entro tre giorni al tribunale e lo stesso dovrà fare, con un altro provvedimento, la Mas, la società che ne detiene le quote e fa riferimento allo stesso imprenditore.

I giudici hanno anche nominato un curatore fallimentare, che ha subito cominciato a occuparsi del procedimento, dando avvio all’inventario dei beni. Il fallimento del Perugia Calcio è stato chiesto da diversi creditori e dalla procura della Repubblica sulla base di una relazione presentata dai sindaci revisori. Uno dei componenti del collegio, Umberto Rana, ha spiegato, che “obiettivo del tribunale è di arrivare alla vendita dell’azienda sportiva entro termini che consentano all’eventuale acquirente di potersi re-iscrivere alla Federazione”. Quindi di salvare il prossimo campionato della squadra, che quest’anno ha militato nella prima divisione di Lega pro.

“L’intento del tribunale – ha aggiunto il giudice Rana – è di non danneggiare nessuno e di fare il più presto possibile per poi rimettere in moto l’azienda sportiva”. Sulla stessa linea il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, secondo il quale “preso atto del fallimento e partendo da questo, adesso diventa prioritario conseguire il risultato di conservare il titolo sportivo e permettere alla squadra di continuare a militare nella prima divisione della Lega Pro”.

Il Perugia Calcio venne dichiarato fallito già nel novembre 2005 al termine della gestione di Luciano Gaucci e della sua famiglia durante la quale aveva a lungo militato tra A e B, disputando anche la Coppa Uefa. Al termine della stagione sportiva precedente la squadra, che non era riuscita a iscriversi al campionato, ripartì dalla allora C1 grazie al Lodo Petrucci.