Il tennis italiano è tornato a volare, i magnifici 9 in testa su tutti i terreni in tutti i tornei, ora Montecarlo

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 14 Aprile 2021 - 07:46| Aggiornato il 27 Aprile 2021 OLTRE 6 MESI FA
Il tennis italiano è tornato a volare, i magnifici 9 in testa su tutti i terreni in tutti i tornei, ora Montecarlo

Il tennis italiano è tornato a volare, i magnifici 9 in testa su tutti i terreni in tutti i tornei, ora Montecarlo

Tennis, quello italiano è tornato a volare. Vola l’Italtennis in tutti i tornei, competitiva su tutte le superfici. Con i talentuosi Sinner e Musetti a posto per i prossimi 10 anni. E nel prestigioso tabellone di Montecarlo sono presenti nove azzurri.

Vola il tennis d’Italia in tutti  i tornei. Su tutte le superfici, cemento o terra rossa. Ogni settimana c’è un tennista italiano nelle  fasi finali  di un torneo ATP. Vedi Acapulco, Melbourne, Miami, Cagliari.

Sinner ha vinto il derby azzurro su Travaglia a Melbourne nel prologo dell’Open Australia. E poi ha disputato la finale  nel Masters  1000 di Miami  (piegato solo da un superbo Hurkacz) ).

Un altro under 20, Musetti, si è fermato  in semifinale all’ATP 500 di Acapulco di fronte a Tsitsipas. Il piemontese Lorenzo Sonego, 25 anni, ex calciatore del Toro, domenica scorsa ha trionfato nell’ATP 250 di Cagliari cogliendo il  suo secondo torneo  dopo quello di Antalya (Turchia). “È il titolo n.70” ha ricordato  lo  storico del tennis Ubaldo Scanagatta.

Sonego ha nervi d’acciaio, è venuto a capo di tre maratone al terzo set con il tedesco Hanfaman, l’americano Fritz e domenica con il serbo Laslo Djere. Una battaglia durata tre ore e due minuti. Per la prima volta è nei top 30.

Mai così in alto dal lontano 1977.  Erano i tempi di Panatta, Barazzuti, Bertolucci, Zugarelli. Un’epoca d’oro che sembra essere tornata. Prepotentemente.

Spiega proprio Paolo Bertolucci: “I paragoni con il passato non mi sono mai piaciuti. Ma questa nuova generazione ha caratteristiche tecniche e fisiche davvero interessanti. Ci sono la solidità e la forza mentale di Sinner, il braccio d’oro di Musetti, il cuore e la grinta di Sonego. Senza dimenticare che Berrettini e Fognini sono pronti  riprendersi un  ruolo di primo piano. Vuol dire che ormai siamo competitivi su tutte le superfici e che possiamo ovviare alle cadute di condizione“.

E ora Montecarlo. La pattuglia azzurra conta 9 tennisti. In testa Fabio Fognini vincitore dell’ultima edizione.

Cominciano gli esami più severi

Quelli della terra rossa che qualcuno ha già iniziato ad affrontare. La terra rossa è la superficie più faticosa. I tre Masters 1000 europei (Montecarlo, Madrid, Roma) che portano al Roland Garros, sono esigenti. 

L’Open di Francia è il secondo dei tornei del Grande Slam, il solo su terra battuta. Si gioca dal 30 maggio a domenica  13 giugno. Nadal lo ha vinto 13 volte ( record ). Due settimane dopo comincia Wimbledon ( al via il 28 giugno). Tutto è slittato di una settimana, causa Covid.

Intanto c’è Montecarlo con un altro straordinario risultato del tennis azzurro: nel tabellone principale sono stati inseriti anche Travaglia, Caruso, Cecchinato e Fabbiano. Su di giri Fognini  che assicura: “Finché ho il fuoco dentro combatterò“. Poi aggiunge: “Il tennis italiano è al top. E poi io sono favorevole al vaccino. Ho avuto il Covid e tutta la mia famiglia ha attraversato un momento molto difficile”.