Inter, Javier Zanetti torna a giocare a 40 anni: “Sapevo che ce l’avrei fatta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2013 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
Inter, Javier Zanetti torna a giocare a 40 anni: "Sapevo che ce l'avrei fatta" (LaPresse)

Inter, Javier Zanetti torna a giocare a 40 anni: “Sapevo che ce l’avrei fatta” (LaPresse)

MILANO – Javier Zanetti è tornato. Il capitano argentino dell’Inter ha tenuto fede alla promessa fatta dopo l’operazione al tendine d’Achille sinistro della scorsa primavera e ha inciso in maniera determinante sul successo contro il Livorno:

“Ho lavorato tanto e, subito dopo l’infortunio, mi sono ripromesso di rientrare per giocare almeno un’altra partita con l’Inter: ci sono riuscito, per questo sono ancora più emozionato. Non è facile rientrare da un infortunio simile a 40 anni e devo ringraziare tutti: dal presidente, ai fisioterapisti, ai tifosi. Anche Mourinho, da Londra, mi ha mandato un sms, dicendomi che sarei tornato”.

E’ stato anche il giorno dell’ultima partita di Moratti da presidente e il primo a salutarlo è stato proprio Zanetti: “Il presidente merita gli applausi di stasera, perché ha dato tantissimo all’Inter, con lui c’è sempre stato un rapporto umano, al di là di quello che può esserci fra giocatore e presidente. Adesso dobbiamo rientrare nella lotta per qualcosa d’importante”.

Anche Walter Mazzarri ha salutato entrambi gli eventi: il rientro di Zanetti e il saluto di Moratti, con grande trasporto.

“Zanetti è un fuoriclasse, ha spaccato la partita e si è capito perché ha fatto questa carriera, i giovani dovrebbero guardare i 10′ che ha giocato ieri sera. Sembra bionico, a 40 anni è rientrato da un infortunio che non aveva mai avuto. E’ un campione senza tempo. Moratti? Il presidente è sempre con noi, non è cambiato nulla. E’ stato negli spogliatoi durante la partita, ha detto due parole lui stesso per far sì che non si sottovalutasse l’impegno”. L’Inter non lo ha fatto, ma ha vinto facendo più fatica rispetto alla sfida di Udine della scorsa settimana. “Non si è giocato come voglio si giochi; contro Cagliari o Torino avevamo fatto meglio, pur non riuscendo a vincere – ha analizzato Mazzarri -. Per merito del Livorno che era più brillante di noi, abbiamo effettivamente sofferto e ho messo Zanetti perché serviva spessore e tranquillità. Mi è andata bene perché, con uno come lui, si va sul sicuro. La squadra è comunque in crescita. E’ confortante che la difesa abbia mostrato solidità in una serata non troppo brillante. A fine stagione tireremo le somme”.

Pur nella soddisfazione per il successo il tecnico non riesce a evitare una ‘frecciata’ all’Argentina sul caso Campagnaro, convocato dalla Nazionale, nonostante un infortunio. “Sabella ha detto delle inesattezze e noi abbiamo diffuso un comunicato – ha dichiarato Mazzarri -. Campagnaro non è mai stato a disposizione dell’Inter per cinque domeniche perché, dopo gli impegni con le Nazionali, si è fatto male. Vedremo cosa accadrà, potrebbe anche venire fuori una regola per cui chi non gioca nel club non va in Nazionale ma, al momento, le federazioni possono fare quello che vogliono. Magari poi il giocatore va e si riprende”.

Dalla parte opposta il Livorno torna a casa con una sconfitta, nonostante una prestazione elogiata dall’allenatore Davide Nicola.

“Credo che da parte nostra sia stata una partita giocata bene, sapevamo quali sono le caratteristiche delle squadre di Mazzarri e non volevamo lasciare spazi. Sappiamo anche quali sono le nostre di qualità, dispiace aver preso un gol così perché: potevamo andare al riposo sullo 0-0, senza aver concesso nulla e con un paio di buone ripartenze. Dobbiamo essere consapevoli che, pur avendo perso, c’è stata una crescita importante contro una squadra con più qualità di noi”.