Inter, Milito a quota 20. Ora tallona Ibra

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 00:08 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 11 APR – L'Inter rosicchia punti a Udinese e Lazio sotto il segno di Diego Milito. ''Cerco sempre di fare il meglio per la squadra – dice a Sky il giocatore -. Sto bene, e' un buon momento, speriamo che continui cosi', bisogna lavorare e non mollare mai. L'importante e' sempre lottare per la squadra''. L'argentino con la doppietta al Siena vola al secondo posto della classifica cannonieri a quota 20 gol, con lui Di Natale.

Il bottino del nerazzurro e' fatto di 15 reti e cinque rigori. Milito, in gol da tre partite consecutive, e' in scia a Zlatan Ibrahimovic, leader con 23 reti (nove i tiri dagli undici metri) e primo marcatore del Milan, squadra seconda in classifica. Virtualmente il nerazzurro avrebbe potuto essere un gol dietro rispetto allo svedese, i due penalty sbagliati contro Chievo e Atalanta iniziano a pesare come un macigno sulla schiena del calciatore.

La sfida per il titolo di marcatore nelle prossime settimane, Di Natale permettendo, potrebbe ridursi alla sfida tra Milito e Ibrahimovic: il centravanti della sesta squadra in classifica, contro il bomber del Milan, argento della serie A (prima c'e' la Juventus). Milito e' l'Inter, l'Inter deve tutto a Milito. Un giocatore per cui Massimo Moratti stravede ed elogiato con parole importanti da Jose' Mourinho dopo la finale di Madrid del 2010. ''E' un grande attaccante – disse il tecnico portoghese -, un giocatore entrato nella storia dell'Inter come ha fatto lui non credo venga ceduto dal proprio club. Mi piacerebbe avere Milito con me, pero' lui e' dell'Inter. Restera', rinnovera' e avra' un contratto piu' ricco. Con Milito tutti siamo stati un po' ciechi: Real, Barcellona, Chelsea, Inter… tutti. Nessuno credeva in un giocatore che ha delle qualita' eccezionali. Ha tutto come centravanti''.

E stasera lo ha ribadito a San Siro contro i senesi. ''Quella di stasera e' stata una vittoria di carattere e grinta – dice Milito con l'umilta' di sempre e che ne fa un campione eccezionale''.