Inter, Stramaccioni sorride: Milito stende il Siena

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 00:10| Aggiornato il 13 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 11 APRILE – La primavera e’ arrivata per l’Inter ma non per Milano: i nerazzurri battono il Siena per due reti a una in un serata rigida, quasi novembrina, con la volonta’, la passione e i gol di Diego Milito. Il principe – ancora una volta – e’ determinante, confermandosi ancora un campione di razza, quel trascinatore e mattatore dello storico triplete.

Quella incredibile annata e’ lontana ma la cura di Andrea Stramaccioni funziona in questo finale di campionato che si tinge di giallo per la conquista della vetta e per il traguardo del posto in Champions. Il morale e’ alto, niente lacrime, ne’ magone, ne’ occhi arrossati come ai tempi di Ranieri. Stramaccioni affronta il Siena escludendo Diego Forlan, non in forma e – a questo punto – si puo’ dire che non sia mai veramente entrato nel clima del calcio italiano. Stramaccioni punta su un tridente con Milito, un redivivo Alvarez e l’ottimo Zarate, davvero in palla questa sera. Grande prova di Zanetti e di insieme sul piano agonistico, della forza, del cuore. Una bella Inter che e’ cresciuta nel secondo tempo, dominando un Siena che aveva speso tutto nei quarantacinque minuti iniziali. Destro – di cui si parla molto sul fronte del mercato – ha fatto bene e Sannino si distingue come tecnico per intelligenza tattica e capacita’. Stramaccioni, giovane e inesperto, incassa senza stare troppo a sottilizzare sui gol incassati e sulle mosse fatte.

I tre punti sono l’unico rimedio e la sola risposta. Di questi tempi bisogna essere concreti. Anche perche’ la serata non si era messa proprio bene. Incipit piu’ che decoroso dei nerazzurri ma al – al settimo – arriva come un fulmine il gol del Siena. E’ D’Agostino a realizzarlo – grazie a un errore sciagurato di Walter Samuel – dopo due tentativi sventati da Julio Cesar prima su Destro, poi su Brienza. Alla fine, risolve D’Agostino. Il Siena e’ in vantaggio ma i nerazzurri rispondono con le incursioni impressionanti di Zanetti, praticamente un ragazzino, con Alvarez che prova da fuori area, al 17′ con un cross di Chivu per Zanetti.

Poi un gol annullato al 23′ perche’ viziato da un fallo. L’Inter insiste ancora e potrebbe segnare con Stankovic che tenta al 40′ un difficilissimo pallonetto. Prove tecniche di pareggio che arriva al 42′ con Milito sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Pesoli – involontariamente – offre un pallone d’oro per la testa incoronata di Milito che rimette in corsa la sua squadra. Nel secondo tempo, qualche aggiustamento con Pazzini e Poli. Samuel inevece era stato costretto a uscire per qualche acciacco muscolare nel primo tempo. Al suo posto Nagatomo che si rivelera’ fondamentale per la vittoria. La partita diventa a senso unico con i nerazzurri arrembanti e il Siena completamente schiacciato nella propria area. Cresce – con il passare dei minuti – Zarate, davvero tarantolato: Maurito da’ spettacolo con i suoi dribbling sontuosi, la sua fantasia, la grinta. Serve i compagni, salta l’uomo, va via in mezzo agli avversari, macina palloni e si procura corners preziosi. Meno bene Alvarez, un po’ timido Obi. Il Siena che – nel primo tempo – si era prodotto in buone sovrapposizioni e discrete giocate con Vregassola, Mannini e Del Grosso, crolla lentamente. Resiste fino al 36′ del secondo tempo. Mannini aggancia Nagatomo che si va involando verso la porta. Per l’arbitro Andrea Romeo e’ rigore. Trasforma Milito, per lui doppietta e quota venti reti, sole tre in meno di Ibrahimovic. Nonostante gli alti e bassi dell’argentino, senza i suoi gol il bilancio dell’Inter sarebbe piu’ pesante. Adesso, grazie alla sua magia, la pillola non va giu’, o almeno non va per traverso. Si continua a pagaiare di buon lena con la volonta’ che tutto finisca presto e nel modo migliore. Il terzo posto e’ lontano ma non lontanissimo, sei punti davvero tanti ma – sulla carta – l’aggancio e’ possibile