Inter, Mourinho: “In Italia vincere è più difficile”

Pubblicato il 3 Gennaio 2010 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA

Josè Mourinho

Josè Mourinho parla delle differenze tra il calcio italiano e quello inglese.

“E’ difficile spiegare cosa significhi allenare un calciatore italiano – spiega Mourinho a Redknapp – perché io non ho tanti italiani in squadra, anzi ne ho solo due o tre.

Il nostro nome è “Internazionale” e io alleno giocatori di dieci-dodici nazioni differenti. Immagino sia più facile fare l’allenatore in Inghilterra, perché voi avete un concetto diverso sul ruolo del boss e su quello che significa.

In Italia, invece, devi sempre essere al massimo nel gestire le emozioni, perché i giocatori sono molto più liberi di esprimere la loro opinione.

Ai tempi del Chelsea, stavo facendo qualcosa di simile anche io, perché non mi piace essere un leader che lavora da solo e voglio che le altre persone si sentano coinvolte in quello che faccio.

Ma non era una cosa semplice e ci ho messo del tempo, ma quando ci riesci, poi hai i giocatori in pugno”.

“In Inghilterra, c’è maggiore intensità in campo, ma in Italia è più difficile giocare, perché ogni squadra è perfettamente organizzata dal punto di vista tattico.

E’ vero, gli ultimi anni in Champions League hanno dimostrato che le squadre italiane non sono sullo stesso livello di quelle inglesi, ma se si sposta il discorso al campionato, si vede come le piccole squadre in Italia siano migliori delle piccole squadre in Inghilterra.

Certo, qui non ci si preoccupa della qualità dello spettacolo, ma solo del risultato, tanto che se una squadra viene a San Siro e perde 1-0 senza fare un tiro in porta e pensando solo a difendersi, nessuno ha nulla da ridire.

Ma se provate a fare la stessa cosa a Stamford Bridge, avrete solo fischi, perché la mancanza di qualità è sinonimo di mancanza di ambizione. Ecco perché in Italia è più difficile per una grande squadra vincere le partite”.