Inter, Mourinho: le frasi celebri

Pubblicato il 22 Febbraio 2010 - 15:23 OLTRE 6 MESI FA

Una raccolta delle frasi celebri dell’allenatore dell’Inter Josè Mourinho.

CHAMPIONS LEAGUE, INTER-CHELSEA: “Se batto il Chelsea non esulto”.

PORTO, PALERMO E LA MAFIA — “Se ho bisogno di quattro o cinque guardie del corpo per la trasferta contro il Porto? Direi di sì. Se ti rechi a Palermo ne avresti bisogno”.

CONTRO IL BARCELLONA — “Quando ho visto Rijkaard entrare nello spogliatoio dell’arbitro tra il primo e il secondo tempo, non ci potevo credere. Quando è stato espulso Drogba non sono rimasto sorpreso.

Barcellona è un grande centro culturale con grandi teatri e questo ragazzo – riferito Messi accusato di aver fatto espellere Del Horno – ha imparato proprio bene. Ha imparato a recitare mentre gioca”.

CONTRO L’ARSENAL — “Wenger ha un vero problema con noi e credo che lui sia quello che in Inghilterra si chiama voyeur. Gli piace guardare. Ci sono ragazzi che quando sono a casa hanno un grosso telescopio per per spiare nelle case degli altri. Wenger deve essere uno di questi. Ed è una malattia”.

IN ITALIA — “Non sono un pirla”, il giorno della presentazione. Su Claudio Ranieri: “un settantenne: troppo vecchio per cambiare, in Inghilterra prima di dire good afternoon ci ha messo cinque anni”. Contro Lo Monaco, direttore generale del Catania: “Conosco il Bayern Monaco, il gran Premio di Monaco, ma non conosco Lo Monaco”.

Poi chiama l’allenatore del Lecce Mario Beretta “quel Barnetta con poca personalità”. Quindi la polemica con Mario Sconcerti, che durante una trasmissione Sky, aveva fatto un paragone in cifre tra l’Inter di Mancini e quella di Mourinho, che si arrabbia: “Lo so che lei è amico di Mancini…”. Ultime in ordine di tempo le stoccate a Mazzarri allenatore del Napoli, alla Roma “che piange sempre al mercato”, alla Juve con “un’area di rigore di 25 metri”.