Inter, Mourinho prepara la valigia: “In Italia non mi sono mai sentito a casa”

Pubblicato il 17 Maggio 2010 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA

José Mourinho

«Non mi sono sentito a casa e poi non c’é stato più tempo per pensare. Adesso però c’é una settimana storica per l’Inter, voglio preparare la squadra al meglio e poi respirare a fondo, pensare a me stesso e a quello che mi renderà più felice».

José Mourinho non ha ancora smaltito la commozione per il secondo titolo di stagione conquistato, ma ribadisce ancora una volta che il suo rapporto con l’Italia non è mai stato eccellente, anche se adesso c’é la Champions per completare la tripletta. «Non ho mai vinto nell’ultima partita – ha spiegato – Da Madrid torno a Milano, sicuramente, adesso penso ai giocatori, ai tifosi, all’Inter e al mio lavoro: devo prendermi due tre giorni per me stesso. Non sono mai arrivato allo scudetto così fino alla fine, ed è stato all’ultimo minuto perché se il Siena segnava era la fine».

Quanto alla cavalcata interrotta dalla rimonta della Roma, Mourinho ammette di aver avuto timore solo quando i giallorossi sono passati in testa. «L’Inter aveva il campionato in tasca – aggiunge il tecnico nerazzurro – aveva un grandissimo vantaggio e per differenti ragioni tutto è cambiato: noi e giocatori abbiamo una responsabilità nel vantaggio perso, ma non solo noi. Ed è stato meglio non parlare perché finiva sempre alla disciplinare: anche in questa partita ho rischiato di non stare in panchina, per quella che era solo una battuta. Non posso dire di aver avuto paura, è stata la Sampdoria che aveva bisogno di quei punti, ha vinto con la Roma e noi abbiamo battuto la Juve, e da lì fino alla fine e siamo tornati in testa. A Firenze quando eravamo secondi è stato il momento più complicato».