Inter-Napoli 2-1, Guarin e Milito firmano il sorpasso. Ora la Juve è a +4

Pubblicato il 9 Dicembre 2012 - 22:47| Aggiornato il 10 Dicembre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Diego Milito esulta dopo il gol (Ansa)

MILANO – Un tap in di Guarin, un tiro di Milito: l’Inter supera 2-1 il Napoli, lo scavalca al secondo posto e si candida al ruolo di “anti-Juve”. Per la squadra di Andrea Stramaccioni una vittoria fondamentale, maturata con un grande primo tempo e una ripresa di sofferenza. La squadra di Mazzarri, ora terza a cinque punti dalla Juve, deve interrogarsi per quel primo tempo sotto tono, seguito da una ripresa a trazione anteriore che non è bastata a completare la rimonta.

Per la sfida più importante e forse complici le ultime uscite non entusiasmanti Stramaccioni sceglie di coprirsi: l’Inter si presenta con un 4-4-2 e il sacrificato di turno, almeno all’inizio, è Rodrigo Palacio. Mazzarri, invece, sceglie il suo solito Napoli, con Hamsik di sostegno a Cavani e Insigne preferito a Pandev. Pronti via e l’Inter trova subito il vantaggio dopo nemmeno 8 minuti: su azione di calcio d’angolo la difesa del Napoli si dimentica di Guarin che solo sul secondo palo batte De Santis.

Il Napoli sembra non accusare il colpo e prova subito a reagire. Il più pericoloso e il più  in palla è Insigne che per due volte sfiora i pali della porta difesa da Handanovic. L’occasione più nitida però capita sulla testa di Cavani che sbaglia in modo non degno di lui mettendo fuori tutto solo dal vertice dell’area piccola. L’Inter soffre a tratti ma riesce a controllare. Soprattutto è concreta come pochi e alla seconda occasione vera fa 2-0: al trentanovesimo Pereira inventa per Milito che da due passi dentro l’area batte ancora De Sanctis. Per Milito, che non segnava da 4 gare, l’ottavo gol in campionato.

Il 2-0 è il punteggio su cui si va al riposo, punteggio che taglierebbe le gambe a gran parte delle squadre di serie A. Non al Napoli che, invece, decide di giocarsi il tutto per tutto. Lo fa prima di tutto Mazzarri che in avvio di ripresa inserisce anche Pandev togliendo un difensore, Gamberini. E la squadra cambia atteggiamento rovesciandosi nella metà campo dell’Inter.

Al minuto sette tiro velenoso dal limite di Inler con Handanovic che vola alla sua destra e devia in angolo.  Un minuto dopo il Napoli riapre la partita: mischia infinita nell’area piccola del Napoli: Pandev (in fuorigioco) trova Handanovic e poi la traversa. La palla continua a danzare sulla linea di porta fin quando Cavani la spinge alle spalle di Handanovic.

L’inerzia ora sarebbe dalla parte del Napoli invece l’Inter riesce a controllare . Al 29mo Pandev ha la palla del pari ma sciupa con una ciabattata a metà tra un tiro e un cross. A sette dalla fine il Napoli perde Hamsik per crampi. Insigne però c’è e si sente quando un minuto dopo inventa per Cavani: sul cross Pereira anticipa Mesto rischiando l’autogol. Soprattutto, dopo il rinvio goffo la palla sbatte sulla mano di Pereira ma per Rizzoli è involontario. Al 41mo occasione colossale per Maggio che di testa tutto solo conclude addosso ad Handanovic.  Il Napoli nel finale lancia l’assedio ma l’Inter resiste e porta a casa tre punti che valgono il sorpasso, il secondo posto e il ruolo di anti Juve. Almeno per ora.