Calciomercato Inter, Moratti si precipita alla Pinetina in soccorso di Mazzarri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2014 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Calciomercato Inter, Moratti si precipita alla Pinetina in soccorso di Mazzarri (Gazzetta dello Sport)

Calciomercato Inter, Moratti si precipita alla Pinetina in soccorso di Mazzarri (Gazzetta dello Sport)

MILANO – Massimo Moratti si precipita alla Pinetina dalla squadra di Erick Thohir, in soccorso dell’allenatore Walter Mazzarri, e  si fa sentire: «Non sono Superman, ma…». Ne parla La Gazzetta dello Sport con Luca Taidelli. Riportiamo parte dell’articolo.

“… Aspettando che domani sera contro il Chievo lo faccia anche l’Inter, la famiglia Moratti risponde presente e va «in soccorso» di Erick Thohir. Poco dopo le 11.30 di ieri mattina, l’auto del presidente onorario Massimo Moratti ha varcato i cancelli del centro sportivo intitolato al padre Angelo. Seguita di qualche minuto da quella del vicepresidente Angelomario. L’allenamento era iniziato da poco e i due si sono sistemati a bordo campo, salutando i giocatori con una stretta di mano tra un’esercitazione e l’altra.
Segnale I Moratti non hanno fatto un discorso alla squadra, ma la loro presenza ad Appiano ha un alto valore simbolico. Dopo i k.o. contro Lazio e Udinese, come vi avevamo anticipato, venerdì c’è stato un summit in cui si è preso atto che serviva mandare un segnale. Al gruppo e anche all’esterno. Ed è stata decisa questa sorta di unità di crisi. Che prevedeva appunto un doppio intervento. A parlare ufficialmente nel pomeriggio sarà poi il tycoon da Giacarta, ma il gesto forte rimane quello dell’ex presidente. Che da quando, il 15 novembre scorso, ha ceduto alla cordata indonesiana la quota di maggioranza del club ha optato per il basso profilo, concedendosi «una vacanza» dalle cose nerazzurre. Anche se di fatto, oltre che con lo stesso E.T., è rimasto in contatto quotidiano con Walter Mazzarri. Come confermato dallo stesso tecnico mercoledì scorso: «Se mi pesa l’assenza di Moratti? No. Io lo sento ogni giorno, è tutto come prima».

Paradosso e 30 novembre Resta il fatto che la doppia proprietà e il grande e reciproco rispetto tra la famiglia dei petrolieri e la cordata indonesiana sta creando una situazione paradossale. Perché nessuno dei due vuole pestare i piedi all’altro, quindi il petroliere non parla perché sostiene che ora l’ultima parola spetta al tycoon, il quale a sua volta non perde occasione per ribadire che ogni decisione viene presa collegialmente. Spingendosi sino al punto di spiegare a metà dicembre la propria assenza a Napoli (malgrado fosse a Roma) con l’assenza del socio, senza il quale non poteva andare al S. Paolo. Moratti comunque non saliva ad Appiano Gentile dal 30 novembre scorso, vigilia del match interno contro la Sampdoria, quello dell’esordio in tribuna di Thohir. Un viaggio a New York per motivi personali (là vive la figlia Celeste) e di lavoro lo aveva portato a perdersi il derby del 22 dicembre, poi visto in un pub come un tifoso qualsiasi. Un contrattempo invece gli aveva impedito di essere all’Olimpico per Lazio-Inter, lunedì scorso.

Mazzarri a digiuno Ieri, alla presenza anche del direttore dell’area tecnica Marco Branca, arrivato per ultimo, una visita con cui Moratti ha voluto trasmettere tranquillità all’ambiente. Senza però nascondersi dietro a un dito, perché il momento rimane delicato e lunedì serve assolutamente una reazione forte. Mentre i giocatori lasciavano la Pinetina, i Moratti si sono riuniti con Mazzarri. Una lunga chiacchierata, che non si è svolta in sala da pranzo come sembrava in un primo momento. Verso le 14.30, il tecnico – a digiuno – ha lasciato il centro sportivo e solo allora i dirigenti si sono messi a tavola, con Branca, per poi fare rientro a Milano verso le 15.15.

Consapevolezza condivisa Una full immersion di quasi quattro ore, insomma, in cui si è parlato anche di mercato, ma soprattutto si è condivisa la consapevolezza di vivere un momento particolare – anche a livello arbitrale… – e che paradossalmente al gruppo non ha giovato un avvio di stagione superiore rispetto a quelle che erano le aspettative. Una partenza sprint che ha fatto dimenticare a qualcuno come questo fosse un anno di transizione…”.