Curva Nord contro Mauro Icardi: “Togliti fascia capitano pagliaccio”. Calciatore risponde su Instagram

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2016 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA
Curva Nord contro Mauro Icardi: "Togliti fascia capitano pagliaccio". Calciatore risponde su Instagram

Curva Nord contro Mauro Icardi: “Togliti fascia capitano pagliaccio”. Calciatore risponde su Instagram

MILANO – Aria di contestazione per Mauro Icardi a San Siro, dove tra poco l’Inter scendera’ in campo per la sfida casalinga con il Cagliari. “Usi un bambino per giustificarti e tirarci fango in faccia. Non sei uomo. Non sei capitano. Sei solo una vile m…“. E’ il testo dello striscione rivolto a Mauro Icardi esposto in Curva Nord già nel prepartita di Inter-Cagliari. Al centro della polemica tra gli ultras e l’attaccante nerazzurro la ricostruzione, contenuta nel libro autobiografico di Icardi, degli episodi avvenuti a Reggio Emilia dopo la sfida contro il Sassuolo del 2015.

La scorsa notte, gli ultrà nerazzurri – con un comunicato pubblicato sul loro sito – hanno riservato parole durissime al capitano per alcune dichiarazioni contenute nel libro autobiografico ‘Sempre avanti’ per la ricostruzione dell’episodio del febbraio 2015 al termine di Sassuolo-Inter quando ci fu un duro confronto tra gli ultras e un gruppo di giocatori: “Icardi con noi hai chiuso. Togliti la fascia. Pagliaccio. Troppe fantasie, inesattezze e squallide finzioni”, scrivono sul sito gli ultras L’attaccante, nel libro, racconta di aver lanciato al termine della partita la maglia ad un bambino. Un capo ultras, dice Icardi, la strappa dalle mani del piccolo e la lancia con disprezzo in campo. A quel punto scatta l’ira di Icardi: “Pezzo di m… fai il gradasso e prepotente con un bambino?”. L’argentino quindi lancia la maglia in faccia al tifoso. Continuando il racconto, Icardi scrive: “Sono pronto ad affrontarli ad uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il piu’ alto tasso di criminalita’ e di morti ammazzati per strada. Quanti sono cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano li’ sul posto, poi vediamo”.

La Curva Nord dell’Inter accusa Mauro Icardi di aver inventato di sana pianta l’intero episodio riguardante il bambino, definisce inaccettabili “tutte le falsita’ concentrate in quelle tre pagine del libro” e annuncia che “i bonus sono finiti”. “Icardi – prosegue il comunicato la Nord – purtroppo non sa cosa sia il rispetto. Nella sua testa, evidentemente, qualcosa gira all’incontrario. In fondo abbiamo sempre voluto credere che fosse un bravo ragazzo, giovane, un po’ pirla (come tanti), a tratti eccessivo, a volte inopportuno ma comunque una presenza pulita”. Adesso, per gli ultras, la situazione cambia: “Il capitano dell’Inter non puo’ permettersi tali dissennate uscite. Un individuo del genere non puo’ indossare la fascia di capitano. A prescindere dal nostro pensiero, esulando dalla nostra presa di posizione. L’Inter non lo merita”.

“Sono dispiaciuto. Dispiaciuto per questo polverone che si e’ creato. Ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi”. Mauro Icardi con queste parole su Instagram replica al comunicato della Curva Nord dell’Inter che lo contesta e gli chiede di togliersi la fascia da capitano. Al centro della polemica la ricostruzione all’interno della sua biografia del post partita Inter-Sassuolo del febbraio 2015. Icardi spiega che gia’ nel libro riconosceva di aver usato in quella occasione parole troppo forti contro la sua stessa tifoseria: “Sono sorpreso perche’ relativamente all’episodio di Reggio Emilia ho semplicemente riferito di come, complice l’adrenalina post partita e il difficile momento che stava attraversando la squadra, ‘a caldo’ ho perso la testa. Volevo semplicemente rendere l’atmosfera di quell’episodio”. Il giocatore chiede alla Nord di restare vicina all’Inter: “Io e i miei compagni abbiamo bisogno di voi”.

“Nel libro – ammette Icardi nella sua risposta sui social – ho aggiunto che avevo sputato fuori frasi esagerate (ed il verbo sputare già rende l’idea di quanto inopportuna fosse stata la mia reazione). Riguardo al discorso degli assassini dall’Argentina, siccome da più parti mi continuavano a ripetere che mi sarei ritrovato degli esagitati sotto casa (nota bene: non la Curva Nord, degli esagitati) ho pronunciato quella frase: ma nella biografia ho anche detto ‘avevo usato parole minacciose contro la tifoseria e non avrei dovuto farlo’. Ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi. Oltretutto se uno avesse un minimo di sale in zucca non rischierebbe di offendere la propria curva, strategicamente se fossi stato in mala fede avrei usato parole accattivanti nei vostri confronti. Non l’ho fatto perché nessuno voleva offendere o mancare di rispetto a nessuno. La fascia da capitano rappresenta la realizzazione dei miei sogni di bambino, la gioia che ho donato prima di tutto alla mia famiglia e poi a me stesso”. “Siete voi – aggiunge l’attaccante – che io cerco ogni domenica appena faccio gol, è il Vostro abbraccio che io cerco per primo. perché io amo l’Inter. Fra pochissimo scendero’ in campo quindi non posso più dilungarmi. Spero che avrete compreso quanto importanti siete per me e quanta stima e quanto Amore nutra per voi anche se deciderete di fischiarmi. Vi chiedo solo una cosa da Capitano: state vicini all’Inter come avete sempre fatto, io e i miei compagni abbiamo bisogno di voi”.