Inter, Stramaccioni si presenta: “Predestinato io? No, fortunato”

Pubblicato il 27 Marzo 2012 - 18:59 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Stramaccioni (LaPresse)

MILANO, 27 MAR – ”E’ un bellissimo sogno, sono emozioni che solo il calcio di questi livelli ti sa trasmettere”: sono le prime parole da nuovo tecnico dell’Inter di Andrea Stramaccioni, presentato dal direttore tecnico Marco Branca, dal direttore sportivo Piero Ausilio e dall’amministratore delegato Ernesto Paolillo. ”E’ stata una cosa totalmente inaspettata – ha aggiunto – un sogno che mi ha regalato Moratti e faro’ di tutto per onorarlo al meglio”.

Piu’ che predestinato, ”che e’ un po’ impegnativo”, Stramaccioni si ritiene ”fortunato”. Il nuovo allenatore dell’Inter si e’ presentato con le idee molto chiare su quello che chiedera’ ai suoi giocatori: ”Si va in campo per cercare di fare risultato ed essere padroni della partita, e’ un obiettivo semplice e condiviso”.

”Moratti mi ha chiesto di ragionare partita per partita e di far tornare a vincere l’Inter, poi ogni cosa avra’ il suo tempo e il suo corso”, ha risposto a una domanda sul suo futuro.

”Ci credo molto”, ha aggiunto parlando di questa sua nuova avventura, spiegando che ”il segreto in questi casi e’ ragionare giorno per giorno. Io sono rimasto sempre lo stesso, ovvio che sono pieno d’orgoglio di rappresentare l’Inter, che e’ qualcosa di pazzesco, ma sono sempre quello che ha allenato nelle giovanili”.

”Il segreto di fare bene – spiega – e’ pensare partita per partita, non mi sembra il caso di fare proclami e promesse. Giochiamo Inter-Genoa e poi vediamo, questa e’ la mia unica ricetta”. Zanetti, che ha 38 anni e mezzo, ”e’ piu’ grande di me ma e’ giovane dentro: io voglio giovani dentro, gente che esprima rabbia e agonismo per questa societa”’, aggiunge.

Inevitabile, nell’Inter che ha triturato cinque allenatori in due anni, che il discorso cada sull’ultimo vincente, Josè Mourinho. ”Mi sento lontano anni luce da uno degli allenatori migliori al mondo, io sono l’ultimo arrivato. Ho le mie idee, Mourinho ha le sue, ma andro’ in campo solo a insegnare quello che so io”.
”Mourinho rimarra’ sempre un mito ma non mi sta venendo in mente quello che ha fatto lui…”, ha aggiunto, spiegando che ”l’entusiasmo e’ a mille e la paura di bruciarsi non c’e”’.

L’obiettivo in queste nove partite ”e’ vincere: questo e’ il succo”, ha detto Stramaccioni, interrotto dal saluto di Mario Balotelli, in visita ad Appiano Gentile. ”’Na carrambata questa…”, ha commentato sorridendo Stramaccioni con il suo accento romano.