Ibrahimovic: Minacce a Guardiola, tavoli spaccati e lezioni di “bullismo”

Pubblicato il 11 Novembre 2011 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA

Zlatan Ibrahimovic (LaPresse)

MILANO – Oggi nelle librerie italiane esce “Io, Ibra” (Rizzoli, 396 pagine, 18.50 euro), la biografia del calciatore del Milan Zlatan Ibrahimovic.

Il libro ci regala un’immagine poco edificante dello svedese.

Ibrahimovic si vanta delle sue bravate ai tempi della Juventus: “Dopo lo scudetto con la Juve mi sbronzai con la vodka per colpa di Trezeguet che mi faceva fare un brindisi dietro l’altro”.

Ibrahimovic parla dei suoi trascorsi di vita a Barcellona. Riportiamo alcuni passaggi. “Andavo a 325 all’ora e mi lasciavo dietro la polizia. Mentre Xavi, Iniesta e Messi nello spogliatoio erano come bravi studenti”.

Le rivelazioni più pesanti riguardano il rapporto Ibra-Guardiola: “Negli spogliatoi dissi a Guardiola: sei senza coglioni! Ti caghi addosso davanti a Mourinho, non vali un cazzo rispetto a lui”.

Ibra non si è calmato con il ritorno in Italia sponda Milan: “Al debutto con il Milan a Cesena spaccai un tavolo nello stanzino antidoping. E all’addetto dissi: buono o fai la fine del tavolo”.

Ibrahimovic divide. C’è chi lo giustifa e chi lo critica. Josefa Idem, olimpionica di canoa, ci è andata giù duramente: “Mettendo troppa enfasi sulle sue bravate e sulle sue bevute, passa un messaggio sbagliato per i giovani. In un momento in cui c’è bisogno di messaggi e modelli positivi. Sembra quasi che lui abbia vinto grazie a questa condotta. Invece è esattamente il contrario: ce l’ha fatta nonostante questi comportamenti”.

Ibra è assolto da Massimiliano Allegri, suo allenatore al Milan: “In questo genere di libri bisogna anche raccontare cose forti. Se scrivi che sei un bravo ragazzo e vai in chiesa, chi lo compra? Ibra è più facile da gestire di quanto si creda. L’unico difetto può essere che si arrabbia anche se perde la partitina, ma per la verità io questo lo considero un pregio”.