Mazzarri: “L’Inter ha voglia di riscatto. Scudetto? E’ presto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2013 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA
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Walter Mazzarri (LaPresse)

MILANO – L’Inter vuole riscattarsi dopo una mediocre stagione, le motivazioni dei singoli sono a mille ma è prematuro parlare di scudetto. I tifosi sono liberi di sognare ma non vogliono un allenatore che racconta ‘palle’: Walter Mazzarri, già ribattezzato il sergente di ferro dell’Inter, l’uomo tutto arrosto e poco fumo, è cauto e misurato nella conferenza stampa che apre ufficialmente il ritiro di Pinzolo.

Come scrisse nei ‘pizzini‘ letti al momento della sua presentazione ufficiale, lui i ruoli intende rispettarli e quindi non vuole uscire dal seminato. Inutile sollecitarlo sul mercato, cala la saracinesca: dice solo che servirebbe un esterno, mentre va avanti la trattativa con la Juve per Mauricio Isla.

Neanche sui possibili cambi negli equilibri societari si sbilancia: tutto ciò che serve al bene dell’Inter è benvenuto. Nessuna polemica, mai sopra le righe, quasi ecumenico: solo quando parla del Napoli diventa puntiglioso e – in risposta ai denigratori – rivendica il miracolo fatto all’ombra del Vesuvio.

Mazzarri ha avviato ‘colloqui bilaterali’ con i giocatori. Le consultazioni non sono terminate ma già da ora si possono trarre le prime conclusioni: ”Prima di fare un discorso collettivo alla squadra, voglio conoscere i ragazzi singolarmente. I dialoghi che ho fatto sono stati al di sopra delle migliori aspettative. Ho avuto la sensazione di avere a che fare con professionisti seri che vogliono riscattare l’annata non andata bene. Ed è un’ottima base di partenza perché ci vogliono motivazioni forti. Noi allenatori dobbiamo dare lavorare anche sulle motivazioni e quando non ci sono bisogna trovarle sotto terra. Non è il nostro caso perché qui c’è voglia di riscatto”.

Una cosa è certa: ognuno darà il massimo. Zuniga e Lavezzi? Inutile cercare di strappargli qualche risposta. ”Tutti – dice – vorrebbero allenare i migliori del mondo”. Gli obiettivi? Presto per fare proclami. Mazzarri sa però che Inter vuole: una squadra con un’anima, che non molla mai, che non si piega agli avversari, che abbia un’identità precisa. L’Inter sembra a trazione anteriore con i nuovi arrivi in attacco: ”Le potenzialità per Icardi e Belfodil ci sono, poi da averle a trasformarle, in una piazza esigente come è l’Inter e con la sua tradizione… dovranno fare un salto di qualità dal punto di vista della personalità. Gli darò consigli e dirò loro cosa penso sia giusto fare per farli crescere, chiedo la pazienza che serve per i giovani per farli crescere. Solo con i fatti e con il tempo si vedrà se hanno le potenzialità per poter essere top player all’Inter”.

”Di mercato – insiste – non parlo. Per fare il campionato la rosa è più che sufficiente, solo sull’esterno una persona in più potrebbe farci comodo. Dopo aver valutato tutti i ragazzi vi dirò se si può migliorare un reparto o meno, ma sulla carta siamo ben attrezzati”. Sulla situazione ‘nebulosa’ di Ranocchia e Guarin, spiega: ”Se la società li ha mandati in ritiro è perchè io devo valutare certe situazioni, ci sono altri giocatori nel reparto difensivo che hanno avuto problemi fisici. Ora si stanno allenando. Io faccio attenzione alla condizione atletica e alla prevenzione degli infortuni. Quando allenavo il Napoli conoscevo i giocatori nerazzurri da avversario, io adesso li voglio vedere da vicino. Desideravo avere 15 giorni per valutarli, per questo abbiamo deciso di non fare il Trofeo Tim”.

Di Cassano non intende parlare più, preferisce godersi le belle parole dette da Zanetti che – ne è certo – rispecchiano il comune sentire del gruppo. Unico affondo di Mazzarri riguarda il Napoli e qualche ingenerosa critica sulla sua uscita di scena: ”Ho parlato con i fatti a Napoli, sono arrivato con una squadra che si è classificata sest’ultima nella stagione precedente. Avevano fatto 50 punti, un punto in meno della mia Reggina del -15. Poi sono arrivato io, e con giocatori giovani come Lavezzi e Hamsik abbiamo raggiunto l’Europa League, la Champions League. In seguito è arrivato anche Cavani. Se poi abbiamo fatto coincidere anche il bilancio con i risultati sportivi penso che sia stato un piccolo miracolo sportivo. E ora Benitez può fare ancora meglio”.

Mazzarri inizia il lavoro duro, tra poco sarà tempo di decisioni e strategie per il rilancio dell’Inter. Nel frattempo manda ‘urbi et orbi’ un messaggio chiaro e semplice: contano solo i fatti, inutile sprecare parole.