Shaqiri: “Inter, sono il tuo genio della lampada. Vinciamo l’Europa League”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2015 - 15:38 OLTRE 6 MESI FA
Shaqiri: "Inter, sono il tuo genio della lampada. Vinciamo l'Europa League"

Shaqiri nella prima pagina della Gazzetta dello Sport

ROMA – Shaqiri sogna ad occhi aperti da quando gioca nell’Inter: “Mancini mi ha convinto a venire qui spiegandomi che avrei giocato molto. Se elimini il Wolfsburg puoi puntare al trofeo. Champions? Se le vinciamo tutte…”. L’intervista DI MATTEO BREGA, MATTEO DALLA VITE E LUCA TAIDELLI SULLA GAZZETTA DELLO SPORT OGGI IN EDICOLA.

C’è un pizzino. Per Mancio. “Potrei scrivere ‘Achtung!’». E sorride. “Oppure ‘Tutti all’attacco!’ “. E ridacchia divertitissimo. Pausa. “Ok ok: mi è venuto in mente”. Prende la penna. Fermi tutti. E scrive. “Tre punti per game!”: firmato, Xherdan Shaqiri. Uno che sa giocare a calcio. E che sa stare al gioco. “L’idea-Champions non è un argomento da trattare ora, ma se le vinciamo tutte chissà…”. Allude. Tipo sveglio. Il tutto dentro una favola.

Shaqiri, quanto sa di favola la sua storia?
“In effetti se penso di essere partito da una piccola città del Kosovo, beh, la mia storia sa di favola davvero. Ma io la vedo ormai come una storia concreta, una verità. Bella, affascinante”.
Allegro e sempre sorridente: è vero che da piccolo era un po’, come dire, matto?
“Il più matto della mia famiglia. Spesso i miei genitori raccontano di come ero da piccolo: una vera e propria peste. Cosa combinavo? Quando viaggiavamo in aereo mi piaceva dar fastidio a quelli seduti davanti a me: scherzavo e mi abbassavo. E ora, a volte, lo faccio anche coi compagni di squadra”.
Il primo contatto con l’Inter?
“Diciamo che da tempo, l’Inter era in contatto coi miei agenti, quindi anche con mio fratello (Erdin, ndr.). Il club mi conosceva, poi ecco le telefonate. Mancini mi ha spiegato che il campo lo avrei visto molto, la filosofia sua e della società, il progetto di gioco e la voglia di riportare l’Inter dentro l’antica e più recente storia gloriosa. E così, sono qui”.
Vincere ovunque: lei lo ha fatto. All’Inter è sicuro di poterci riuscire?
“Si può puntare solamente all’Europa League. E se elimini il Wolfsburg puoi andare a vincerla”.
Shaq, Popeye o Magic Box? Qual è il suo soprannome preferito?
“Va bene Shaq. Ma esulto a braccia conserte e con sguardo beffardo, come il Genio di Aladino”.