Italia-Brasile in campo con l’esercito mentre il Paese brucia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Giugno 2013 - 17:57 OLTRE 6 MESI FA

Italia-Brasile in campo con l'esercito mentre il Paese bruciaSAN PAOLO – Italia e Brasile si giocano il primo posto nel girone della Confederations Cup (clicca qui per la diretta), vincere significa evitare la temibile Spagna in semifinale. Una partita che però vale molto di più. Storia a e ricordi a parte, Italia-Brasile è una partita blindata nel vero senso della parole. La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha schierato infatti l’esercito a protezione della gara. Rousseff ha garantito ai vertici del calcio mondiale l’impiego anche delle Forze armate nella città di Salvador per assicurare il regolare svolgimento della Confederations Cup.

Una gara che si pensava non si dovesse giocare, ma poi Joseph Blatter, capo della Fifa, ha deciso: Italia-Brasile si gioca regolarmente. La protesta che sta minacciando l’ordine pubblico in Brasile ed il ragazzo morto non bloccheranno la partita di cartello della Confederations CupJoseph Blatter, ha minimizzato le manifestazioni di protesta in atto in Brasile contro le spese per l’organizzazione della Confederations Cup e i Mondiali del 2014 affermando che “il calcio è  più  importante dell’insoddisfazione delle persone”.

La partita. Emergenza a centrocampo per l’Italia orfana di Pirlo e De Rossi. Ma Italia-Brasile è soprattutto la sfida tra i due nuovi fenomeni del calcio internazionale: Mario Balotelli e Neymar jr. Due ragazzi giovani, due star già ricchissime. Balotelli ha già girato Inter e City ed è la stella indiscussa del Milan; i suoi gol hanno trascinato i rossoneri in Champions League. Neymar, ex bandiera del Santos, ha deciso di trasferirsi in Europa nel Barcellona dove formerà un attacco stellare con Lionel Messi.

Ma Balotelli e Neymar sono solamente gli ultimi due campioni della saga Italia-Brasile. Negli scontri diretti sul campo Italia e Brasile le hanno prese e date (5 vittorie per gli azzurri, 7 Brasile, 3 pareggi), ma la storia del calcio e i numeri del football dei due Paesi consegnano sicuramente ai verdeoro la palma dei più  grandi.