Italia-Macedonia del Nord, le pagelle degli azzurri: Mancini responsabile del disastro, Insigne e Immobile i peggiori

I voti ai protagonisti di Italia-Macedonia del Nord con le pagelle della partita.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2022 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Italia-Macedonia pagelle

Italia-Macedonia del Nord, le pagelle degli azzurri: Mancini responsabile del disastro, Insigne e Immobile i peggiori (foto ANSA)

Verratti il migliore in campo, Insigne e Immobile i peggiori. Come le scelte del Ct Macini. Quasi tutti gli Azzurri sotto la sufficienza nella partita che segna la seconda eliminazione dai Mondiali

Italia-Macedonia del Nord, le pagelle degli azzurri

Donnarumma 5,5: per 90 minuti osserva. Poi all’improvviso gli arriva un tiro angolatissimo di Trajkovski che lo trafigge. 
Florenzi 6: spinge poco. Ha il merito di tenere in vita i compagni con una diagonale che mantiene lo 0-0.
Mancini 5,5: troppo frettoloso, rischia di aprire un varco alle sue spalle che salva Florenzi. (dal 43′ st Chiellini 5: in ritardo sul gol macedone).
Bastoni 6: nessun problema in chiusura e qualche buona iniziativa anche in appoggio. 
Emerson 4,5: non si vede quasi mai e non aiuta in sovrapposizione.
Barella 5: pochissima precisione, la benzina finisce troppo presto (dal 31′ Tonali 5,5: ha tempo solo per alcuni disperati lanci lunghi).
Jorginho 5: quando potrebbe alzare i ritmi in verticale, non lo fa mai.
Verratti 6: il più attivo in mediana, è l’unico in grado di superare l’uomo e creare superiorità.
Berardi 5: è l’unico che cerca di saltare l’uomo ma alla fine pesa il gol mangiato, praticamente a porta vuota. (dal 43′ st Joao Pedro sv)
Immobile 4: il gol in queste partite proprio non gli riesce. Per lui è il secondo flop mondiale. (dal 32′ Pellegrini 5,5: fuori ruolo, cerca di dare profondità senza i risultati sperati).
Insigne 4: sbaglia tutto, anche nella battuta dei calci da fermo che dovrebbero essere la sua specialità. (dal 19′ Raspadori 5,5: più incisivo, ma poco preciso).
CT Mancini 3,5: si affida a una squadra che forse era il caso di cambiare dopo la vittoria dell’Europeo.