Italia-Serbia, parla un ultrà: “Siamo entrati allo stadio con i razzi sotto il maglione”

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA

”Abbiamo acquistato i razzi di segnalazione nei negozi di nautica di via Gramsci, li abbiamo messi nella cintura dei pantaloni sotto la maglia e siamo entrati senza problemi allo stadio”. Lo ha detto Slobo, un capo tifoso serbo intervistato a microfoni spenti da un giornalista del Tg Rai regionale della Liguria all’uscita dalla Questura.

”Non siamo nazisti, siamo nazionalisti – ha detto ancora Slobo al cronista della Rai – siamo contro l’entrata della Serbia nell’Unione Europea e contro l’indipendenza del Kosovo, per questo abbiamo bruciato la bandiera dell’Albania. Il palcoscenico di Genova era ideale per fare conoscere le nostre motivazioni, che sono tutte politiche. A Belgrado c’è una dittatura – ha aggiunto il tifoso – e là non possiamo manifestare”.

”I duri della Stella Rossa erano 50-60 – ha concluso il tifoso -, non trecento come avete detto voi italiani. Se fossimo stati di più avremmo avuto la meglio sui vostri poliziotti che sono molto più piccoli di quelli serbi”.