Italia-Uruguay… ce la faremo? Loro corrono, noi boccheggiamo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Giugno 2014 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA

Italia-Uruguay... ce la faremo? Loro corrono, noi boccheggiamoROMA – Il ct Cesare Prandelli è sicuro, l’Italia passerà il turno, c’è solo bisogno di recuperare le energie. “Vinceremo contro l’Uruguay”, dice dopo la brutta sconfitta contro il Costa Rica. L’Italia di fatto non ha giocato, dopo la prova convincente contro l’Inghilterra gli azzurri hanno mollato contro un avversario che sulla carta sarebbe dovuto essere facile da battere. Ci basta vincere o pareggiare con l’Uruguay ma il grande spettro di un’altra eliminazione al primo turno c’è. E’ bastato un colpo di testa di Ruiz a far rivivere allo spogliatoio azzurro l’angoscia di quattro anni fa, in Sudafrica, appena sei giorni dopo il bell’avvio di Mondiale contro l’Inghilterra.

Sì ma come ci arriverà l’Italia alla partita di martedì contro l’Uruguay? Suarez e Cavani sembrano più in forma di noi. Come al solito la pressione è tanta e come sempre complicarci la vita nel girone fa parte quasi sempre delle nostre avventure mondiali. Ma anche se dovessimo passare, quanto avanti andremo? Agli ottavi salvo ribaltoni clamorosi ci tocca la Colombia, una squadra che corre parecchio. Noi per ora boccheggiamo.

“Ma non dobbiamo avere alcun timore”, il messaggio di Cesare Prandelli rivolto evidentemente alla squadra che nello spogliatoio, quando è passato Graziano Delrio per un rapido saluto di conforto, era ammutolita dal contraccolpo psicologico. C’è poi un altro fantasma da scacciare, quello dei processi: ”Polemiche ora che e’ andata così? Nessun problema, sono abituato ad andare avanti e a lavorare”.

”Ora abbiamo solo una necessità – è infatti il primo pensiero di Prandelli – dobbiamo recuperare le energie. Abbiamo tre giorni per farlo, poi ce la giochiamo con l’Uruguay. E’ da dentro o fuori, il mio auspicio e’ di vedere un’Italia con un approccio diverso. Anche oggi, sarebbe bastato crederci un po’ di più…”.

Il commissario tecnico dice di aver poco tempo per risolvere i problemi, ma di vederli molto chiari di fronte a sé. Non accetta di definirsi ‘tradito’, ma non nasconde di essere deluso dalle lentezza con la quale la squadra ha affrontato il primo tempo e la scarsa voglia di quella del secondo. Non vuole sentir parlare di caldo per non fornire scusanti, anche se era stato lui a sollevare il problema e prima di lasciare lo stadio sono i giocatori a ‘smentirlo’, parlando di problema reale.

Il dubbio più pesante, invece, riguarda De Rossi: il centrocampista ha un problema al polpaccio destro, domani a Natal gli esami clinici, ma e’ a rischio con l’Uruguay. Prandelli parte dall’analisi del disastro di Recife: “Siamo entrati in campo con ritmi troppo bassi. Sapevamo che loro erano bravi a riconquistare palla e ripartire. L’approccio nostro era sbagliato – è il rimprovero alla squadra – Certo, se quelle occasioni di Balotelli fossero andate diversamente… Ma il calcio non si fa con i se e con i ma: era una partita nata male, abbiamo perso meritatamente”.