Italrugby, sconfitta con onore. La Scozia passa all’Olimpico (22-33) ma incassa due mete di uno scugnizzo debuttante

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 12 Marzo 2022 - 18:16 OLTRE 6 MESI FA
Italrugby, sconfitta con onore. La Scozia passa all’Olimpico (22-33) ma incassa due mete di uno scugnizzo debuttante

Italrugby, sconfitta con onore. La Scozia passa all’Olimpico (22-33) ma incassa due mete di uno scugnizzo debuttante (foto Ansa)

Italrugby di nuovo sconfitta : 22-33. In casa, all’Olimpico. Cinque mete a due. È la 36esima sconfitta consecutiva. Detta così fa male. Molto male. Eppure ha lottato, ha infilato in buon finale, ha messo in vetrina uno scugnizzo, cioè Ange Capuozzo, 22 anni, fisico più da ballerino che da rugbista.

Esordiente in azzurro, impiegato solo nel secondo tempo, figlio di emigranti a Grenoble (città dove è nato e dove gioca) ha inventato due belle mete alzando la competitività azzurra, portando una ventata di ottimismo e di fiducia. La giovane Italia c’è. Sta crescendo. Certo, ha perso. Ma di fronte a aveva i maestri scozzese. Il tempo è dalla sua.

Match per lunghi tratti anche equilibrato

Partenza azzurra niente male davanti a 40 mila spettatori (7 mila scozzesi) ma gli ospiti vanno due volte in meta sfruttando errori e distrazioni. Però al 30’ l’azzurro Braley accorcia le distanze. Ma al 36’ la Scozia, di nuovo con Harris, trova la terza meta è il primo tempo finisce 10-19. Ripresa più equilibrata nella sostanza: 2 mete gli ospiti, due gli azzurri. L’Italia esce a testa alta.

Cuttitta cup per Massimo

Italia-Scozia ha visto in palio, per la prima volta la “CUTTITTA Cup” in memoria di Massimo Cuttitta, pilone azzurro (69 caps) e tecnico della mischia del Cardo, morto per Covid (11 aprile 2021) all’ospedale di Albano Laziale. Due giorni prima, sempre per Covid , era morta la madre. Massimo era nato a Latina (2 settembre 1966) da una famiglia di origine napoletana. In Sudafrica, dove la famiglia si era trasferita alla fine degli Anni ‘60, ha iniziato a praticare il rugby insieme ai fratelli. Al ritorno in Italia (1985) fu subito ingaggiato da L’Aquila. Tre anni dopo era al Milan dove è rimasto 10 stagioni vincendo 4 scudetti ed una Coppa Italia. Da tecnico ha collaborato anche con diverse Federazioni estere tra cui la stessa Scozia (6 anni); l’iniziativa è stata promossa proprio dalla Scozia. Chapeau.

Avversari cresciuti negli ultimi anni

All’Olimpico è scesa in campo una Scozia “nuova”, rinnovata. Anche ambiziosa. Partita in questo torneo addirittura con il pensiero di poterlo vincere. Poi le sconfitte con il Galles (20-17) e la capolista Francia (17-36), hanno ridotto a più miti consigli i compaesani del mitico Sean Connery (1930-2020), re di Edimburgo e del kilt indossato con orgoglio impetuoso. Hanno cambiato gioco ispirandosi ai sudafricani ma è rimasta l’impronta atavica fatta di violente folate in attacco e di rabbiose percussioni.

La prima vittoria azzurra con gli scozzesi nel 1998

Otto le vittorie dell’Italrugby sulla Scozia in 33 incontri. Memorabile la prima: 24 gennaio 1998 a Monigo (Treviso). Era un test-match e per l’occasione lo stadio raddoppiò la capienza. Finì 25-21. Altra Italia, altri tempi, altro rugby. Per una quindicina d’anni la Scozia è stata alla nostra portata e gli azzurri hanno collezionato di in tutto 8 vittorie di cui 2 a Edimburgo. Poi il buio. La Scozia ha fatto un forte programma di crescita ( importando a che sudafricani), l’Italia meno.

Sabato 19 quinto e ultimo turno

Azzurri in Galles (ore 15.15). Il torneo Sei Nazioni cala il sipario e tutte le squadre giocheranno in contemporanea. In calendario: Irlanda -Scozia e Francia-Inghilterra.