Mourinho “sparatutto”: attacco a Pellegrini, Malaga e giornalisti. La stampa: “Vuole essere cacciato”

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 18:26 OLTRE 6 MESI FA

José Mourinho

MADRID – Pioggia di critiche sulla stampa spagnola dopo lo show ieri di Jose’ Mourinho, che in conferenza stampa se l’è presa di nuovo un po’ con tutti, con i giornalisti ‘ipocriti’, con il predecessore Manuel Pellegrini, e con il suo attuale club, il Malaga che ora allena, e in generale con i ”codardi” che lo attaccano.

”Incendiario Mourinho” titola Sport. Fiamme e fuoco sono evocati da diversi altri quotidiani: ”Mourinho provoca altri incendi” per El Pais, ”Incendio!” titola semplicemente Mundo Deportivo. ”Mou contro il mondo” annuncia El Mundo, ”Mourinho scatena l’ennesima tormenta” per As, mentre Marca, il più vicino al Real, preferisce parlare di ”Regolamento di conti” fra il portoghese e Pellegrini.

Quest’ultimo però, signorile, non ha voluto reagire alle parole del collega portoghese, che fra l’altro aveva detto ”Io non finirò come Pellegrini, non andrò al Malaga”, club ora agli ultimi posti in Liga. Il cileno a inizio settimana aveva solo detto di essere fiero di avere guidato il Madrid nella stagione in cui i merengue hanno battuto tutti i record per punti e gol, finendo però secondi dietro i marziani del Barca.

Nella città andalusa, 600mila abitanti, la sfuriata di Mou ha suscitato dure reazioni. Il presidente dell’assemblea provinciale Salvador Pendon ha replicato a male parole: ”E’ un pagliaccio”, ha tuonato, ”borioso e maleducato”. Il madridista As dà segni di crescente impazienza nei confronti dell’uomo di Setubal e parla del ”suo affanno a volersi mostrare come un don Quisciotte che litiga con i mulini a vento”, lamentando la ”villania evitabile” nei confronti di Malaga, ”un territorio finora di grande simpatia madridista: ora sono furibondi per il disprezzo gratuito mostrato da Mourinho”.

”Vorremmo che la smettesse di creare nemici al Madrid”. Il Barcellona ora e ”dieci punti avanti: e questo non è colpa del Malaga” scrive As. El Pais scrive che c’è disagio nel Real per le uscite del tecnico, che ”alcuni ritengono voglia forzare il proprio licenziamento”. La gente che frequenta la cittadella sportiva madridista, dice il quotidiano di Madrid, ”parla di un uomo che gira per i corridoi agitato, con scatti d’ira e esigenze stravaganti”.

Il club, scrive El Mundo, considera ormai che ”l’usura che provoca sarà sopportabile solo se vince qualcosa”. Analoga l’analisi di Mundo Deportivo: ”I vertici del Real sono consapevoli che se non vince un titolo, la sua caduta sarà inevitabile”: anche perché ”se non vince nulla, ha detto al quotidiano un dirigente del club, ”la stampa e i tifosi lo fulmineranno”.