Juve-Parma: follia e petardi, gara sospesa per 6 minuti

Pubblicato il 9 Maggio 2010 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA

Tutto è cominciato al 25esimo del primo tempo di Juventus-Parma: senza alcun motivo apparente vola una bomba carta dalla curva Nord bianconera verso il settore ospiti del Parma.

Da quel momento, si scatena l’inferno: una raffica parte in risposta e così anche da parte juventina. Difficile seguire quante siano le une e quante le altre, ma il conto finale è drammatico: 15 in tutto.

Mai vista una raffica così intensa allo stadio di Torino, al punto da indurre il capitano gialloblù Morrone a chiedere all’arbitro Romeo di sospendere il match, anche per salvaguardare l’incolumità del portiere Mirante, posizionato sotto la curva in questione.

L’arbitro provvede e subito lo speaker dello stadio avverte: se non smettete, partita sospesa. Del Piero tenta un appello, recandosi sotto la Nord, ma le sue parole non vengono neppure ascoltate. Il black out dura sei minuti.

Altri due petardi isolati e poi il silenzio. Si riprende, ma con la sensazione che possa ricominciare la guerra. Anche perchè è difficile che le due tifoserie avessero terminato la batteria da guerra proprio in quel momento.

Spiega il capo degli stewart juventini: «Noi non possiamo perquisire, quello tocca alla polizia. Ma nemmeno lei riesce a individuare gli oggetti, perchè sono piccoli e si possono nascondere facilmente nelle parti intime e spesso vengono messi insieme due o tre piccoli petardi legati con lo scotch, così diventano una vera e propria bomba carta. Inoltre ci vorrebbe troppo tempo per perquisire 5000 persone, da parte degli agenti di pubblica sicurezza. I nostri operatori non riescono però nemmeno a vedere chi lancia, perchè spesso l’autore si nasconde dietro a un compagno. Ci vorrebbe il metal detector».

La Questura, comunque, conferma che le bombe carta (nient’altro che grossi petardi, ma di dimensioni non maggiori di cinque centimetri) le avevano anche i tifosi del Parma, sebbene il lancio sia cominciato prima dalla curva bianconera e comunque il maggior numero è arrivato dagli ultras juventini della curva Nord.

La Juventus tace sull’episodio, ma teme una squalifica del campo da scontare alla prima giornata del prossimo torneo. Oltretutto, è in diffida per gli episodi dei cori razzisti della scorsa e attuale stagione.

Tra i giocatori, Chiellini è stato molto duro: «Non esiste che si sia costretti a sospendere una partita per colpa di cento scemi. Noi comunque non siamo ostaggio degli ultras». Del Piero aggiunge: «È molto brutto vedere scene come quella di oggi, soprattutto se si pensa che avvengono in luoghi frequentati dai bambini».