Juve-Roma, Michele Criscitiello: “De Sanctis, l’ennesima figura del rosicone”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2014 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA
Juve-Roma, Michele Criscitiello: "De Sanctis, l'ennesima figura del rosicone"

De Sanctis (LaPresse)

ROMA – Parole dure contro Morgan De Sanctis, portiere della Roma, riferite all’intervista rilasciata nei giorni scorsi alla Gazzetta dello Sport, che portano la firma di Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia e del portale web TuttoMercatoWeb. Questo un estratto dell’editoriale indirizzato all’estremo difensore giallorosso:

“La premessa è un atto dovuto: in questo momento così triste per il calcio italiano, dove ci entusiasmiamo per un 2-2 tra Inter e Napoli, bisogna dire grazie alla Roma e al suo tecnico, Garcia: grazie per regalarci qualche emozione e per non aver già steso il tappeto rosso alla Juventus. Grazie per il bel gioco che mostra e grazie, da parte di tutti i giornalisti, per la possibilità di scrivere qualcosa. Pallotta aveva detto, dopo la gara con la Juventus, basta polemiche. Arriva il primo di turno, Morgan De Sanctis e spara a zero sul sistema e sulla Juventus, come se il suo datore di lavoro non avesse mai detto nulla. Per un calciatore, che da bambino sognava di vincere con la Juventus qualcosa, è un pò una miseria dover sparare contro qualcuno per finire in prima pagina. De Sanctis, come professionista, lo possono giudicare tutti: un buon portiere che in carriera ha vinto poco nulla e alla soglia dell’Inps spera in un pò di notorietà.

Le dichiarazioni della settimana scorsa gli saranno servite per leggere il suo nome sul giornale e per sentirlo, un pò più spesso, alla tv. Oppure sarà fiero di andare in giro per Roma e sentirsi dire: “Grande Morgan, gliel’hai detto a quei 4 gobbi che sanno solo rubare”. Invece De Sanctis ha fatto l’ennesima figura del rosicone perchè la Roma è vero che lo scorso anno avrebbe meritato lo scudetto ma è anche vero che c’è una squadra che negli ultimi 3 anni ha totalizzato 765 punti.

De Sanctis lascia il vuoto attorno a sè, ovunque abbia giocato. Da Udine se ne andò con l’articolo 17; non c’è cosa più vile per un professionista. Scappare, dopo aver mangiato in una società che ti ha reso grande. Scrivemmo di De Sanctis dopo Udinese-Roma dello scorso anno. Insultò, uscendo dal campo, tutta la Tribuna del Friuli. Il ragazzo si risentì e prima chiamò un famoso Direttore Sportivo, amico in comune, e poi passò la palla al Tribunale. Ad Udine di De Sanctis dicono tutti la stessa cosa… Anche i raccattapalle. A Napoli bene fin quando è rimasto, poi sono usciti fuori tutti gli altarini. Oggi prepara il futuro, perchè il presente è agli sgoccioli. Morgan vorrebbe vincere qualcosa ma, probabilmente, nella sua vita resterà solo un buon portiere con una buona carriera alle spalle che tra dieci andrà a parlare in qualche tv come opinionista perché spara… a vento contro o a favore di qualcuno”.