Juventus, Allegri: “Ho perdonato chi non credeva in me”

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2015 - 22:15 OLTRE 6 MESI FA
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Allegri nella foto LaPresse

TORINO – Ieri Conte gli ha “rubato” la scena, tornando per la prima volta (da ct dell’Italia) allo ‘Stadium’ bianconero, oggi Allegri se l’è ripresa, con uno scambio di opinioni ed impressioni con i tifosi su twitter che hanno animato il mondo Juve.

Domande e risposte partendo proprio da quello spartiacque, il divorzio improvviso di Conte e l’altrettanto repentino arrivo del suo successore. Allegri era stato accolto da molti juventini con scetticismo dopo i tre anni vincenti di Conte. Ma – ha spiegato il tecnico livornese – era una cosa che aveva messo in conto. “C’era stato un colpo di fulmine alla Juventus quel 16 luglio e lo scetticismo era un atteggiamento normale. Ma ho perdonato, era giusto perdonare. E, con il rispetto verso i tifosi, ci siamo messi a lavorare”.

A suon di vittorie e di buon gioco, Allegri ha conquistato, fino a prova contraria, anche i più irriducibili ‘contiani’. Ed il feeling con i tifosi ha preso forma, facendo dissolvere “il timore più grande”, quello “di non riuscire ad entrare nel cuore dei tifosi, perché – ha spiegato – avevo promesso di farlo con i risultati”.

Alla Juve – ha ammesso Allegri – “la responsabilità e la pressione si sentono. Ci sono pro e contro, ma i pro sono molti di più”. Per essere davvero amati, tuttavia, ovunque ma forse alla Juventus ancora di più, bisogna portare a casa trofei. “E fino a questo momento – osserva con realismo Allegri – non abbiamo ancora vinto niente. Lo scudetto non è ancora nostro, nella Coppa Italia e nella Champions non siamo arrivati in fondo”.

Allegri non molla niente, neppure la Coppa Italia così in salita dopo la sconfitta all’andata con la Fiorentina: “Possiamo ancora ribaltare il risultato – dice – quel trofeo ci manca da tanto tempo (20 anni, ndr) e vogliamo riprenderlo”. Ancora più gola fa, ovviamente, la Champions, con l’obiettivo, a questo punto diventato minimo, di arrivare tra le magnifiche quattro semifinaliste. “Ma le partite con il Monaco (nei quarti, ndr) – ammonisce Allegri – non sono assolutamente facili. Anzi, sono più complicate di quello che tutti pensano”. Allegri ‘congela’ i complimenti: “Ringrazio i tanti che ci li hanno fatti, ma adesso siamo concentrati su quello che dobbiamo fare. Perché, ripeto, non abbiamo ancora vinto niente”.