Juventus, Buffon: “Futuro? Allenatore no. Dirigente…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2016 - 19:41 OLTRE 6 MESI FA
Juventus, Buffon: "Futuro? Allenatore no. Dirigente..."

Juventus’ goalkeeper Juventus, Buffon: “Futuro? Allenatore no. Dirigente…” (foto Ansa)

TORINO – Juventus, Buffon: “Futuro? Allenatore no. Dirigente…”.  “Mi auguro di avere ancora due anni ad alti livelli e li focalizzarmi sulla questione Champions, che però non è un’ossessione: è una bella esperienza, che mi piace vivere. Per il futuro invece, cercherò di fare la cosa che mi stimolerà di più, di formarmi nella maniera migliore, senza fretta. Ma se riuscirò a rimanere in questo mondo sarò contento: allenatore no, dirigente si vedrà”.

La Coppa Italia, contro un Milan “da rispettare” perché “ha una rosa di grandissimo valore”, ma con il pensiero rivolto – almeno in parte – già alla Champions del prossimo anno. Reduce da una stagione da protagonista, con le sue parate a scrivere nella leggenda il quinto scudetto consecutivo, Gigi Buffon guarda in avanti: “sono proiettato sul futuro e, sapendo che sarà breve, non voglio perdere tempo a guardare ciò che è stato, ma preferisco pensare a quello che sarà”.

Ospite di Tiki Taka, il salotto sportivo di Italia 1, il numero uno parla della stagione appena conclusa e, soprattutto, dei prossimi obiettivi. A cominciare proprio dalla finale di Coppa Italia. Contro il Milan il portiere andrà in panchina, ma dei rossoneri non si fida.

“In una singola partita il Milan può fare risultato con chiunque”, dice a dispetto dei 34 punti di vantaggio con cui ha concluso il campionato rispetto all’avversario. Punta dunque ad alzare un altro trofeo la Juventus, che oggi si è allenata a pieno ritmo a Vinovo – compreso Bonucci che, nonostante la squalifica, non parteciperà allo stage pre Europei dell’Italia di Conte perché la sua leadership è ritenuta dal club fondamentale nello spogliatoio – con lo stesso spirito che le ha permesso l’incredibile rimonta in campionato.

“Lo scudetto di quest’anno ha mostrato le vere qualità della Juventus e degli uomini che la compongono – osserva Buffon -. Mai come quest’anno c’era bisogno di una squadra con la voglia di sorprendere ancora, di non accettare un destino che, almeno all’inizio, sembrava segnato e che poteva far pensare a una normale annata di transizione, dopo quattro consecutivi di vittorie, avendo cambiato dieci giocatori, tre dei quali fondamentali”.

Merito anche di mister Allegri, “il nostro valore aggiunto”, dice. Di fronte alla prova della squadra, per Buffon il record di imbattibilità finisce addirittura in secondo piano, “perché si scrive Buffon ma si legge Barzagli, Bonucci, Chiellini…” e così via.

Parole da capitano, che suonano come il ringraziamento per una annata che il portiere – prima di tuffarsi nell’avventura degli Europei – spera di terminare con la ‘ciliegina’ della Coppa Italia. Magari con un gol di Pogba, “un avatar prestato al nostro campionato”, come lo definisce Buffon, che nelle prossime due stagioni, le sue ultime sul campo, si focalizzerà sulla questione Champions, che però “non è una ossessione – conclude – ma una bella esperienza che mi piace vivere”.