Juventus: esame Milan per Del Neri

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 20:35 OLTRE 6 MESI FA

TORINO- Pavel Nedved e Fabio Paratici ai bordi del campo. Si presenta cosi’, con questi due ‘tutori’, la prima giornata di Gigi Del Neri dopo il confronto di ieri con il presidente Andrea Agnelli e il dg Beppe Marotta. Certo, non e’ facile lavorare in queste condizioni, ma lo ha richiesto la drammaticita’ della situazione della Juventus, nel tentativo di mantenere piu’ alta la concentrazione della squadra, con piu’ occhi puntati addosso.

Sara’ dunque Ibrahimovic l’arbitro del destino del tecnico juventino. In caso di sconfitta senza attenuanti, la societa’ (sia pure a malincuore) si orientera’ verso il traghettatore, per terminare la stagione in modo dignitoso. Il solo nome del Milan (peraltro lanciato verso lo scudetto) dovrebbe bastare a tenere desto lo spirito della squadra e il tecnico rischia di pagare colpe non solo sue, ma la legge del calcio vale per tutti, indipendentemente dal blasone.

In frangenti simili, ogni tentativo in piu’ va preso in considerazione, per non lasciare nulla di intentato. Non quello, pero’, di un ritiro anticipato da giovedi’, ipotesi presa in considerazione ma poi scartata. Del Neri non ha particolari nemici nel gruppo (uno era Amauri, che pure il tecnico aveva sostenuto all’inverosimile). Anzi, un leader di sicuro carisma come Gigi Buffon ha preso apertamente le sue difese. Il fatto e’ che adesso, pero’, nemmeno piu’ l’obiettivo principe, il posto in Champions League, lontanissimo, puo’ servire ad accrescere la compattezza del gruppo nella volata finale; anche se in questo campionato pazzo la matematica ancora non condanna la Juventus e, anzi, domenica potrebbe addirittura premiarla. Ma oltre alla sfiducia, e’ subentrata anche la sindrome- epurazione, per la stragrande maggioranza dei giocatori agli ordini di Del Neri. Non e’ difficile pensare, da parte di Iaquinta, Melo, Aquilani, Grygera, Traore, Motta, Pepe, Martinez, Sissoko, Grosso, di non rientrare piu’ nei piani bianconeri. Si spera insomma che l’orgoglio esaltato dall’Inter 15 giorni fa torni a farsi sentire e a moltiplicare idee ed energie nei giocatori, visto che quello di appartenenza al progetto e’ stato finora insufficiente.

Del Neri pero’ deve fare a meno di Aquilani, Sissoko e Salihamidzic, e ha il centrocampo con gli uomini contati, visto che anche Pepe manchera’ per squalifica. Il franco-maliano, tra l’altro, si e’ operato oggi a Bordeaux per la ripulitura di un tendine del ginocchio e sara’ pronto – si fa per dire – tra tre mesi. Brutte notizie anche per Salihamidzic (contrattura), Grosso (problema a un gemello) e Chiellini (fastidio a un ginocchio): i primi due saltano il Milan, il terzo e’ in forte dubbio. Sabato sera Del Neri ha negato di essersi sentito calcisticamente tradito da qualche giocatore: ma sicuramente da Sissoko, Melo, Amauri e Iaquinta, per motivi diversi, non e’ certo stato aiutato. L’unita’ di intenti, in circostanze come l’attuale, e’ davvero difficile da raggiungere, con lo spettro del capolinea davanti agli occhi.