Juventus: il padre di Vidal nei guai, Bonucci chiede scusa

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Arturo Vidal e Leonardo Bonucci, facce diverse della Juventus dal volto umano: il primo apprende mentre sta scendendo in campo per l’allenamento che il padre e’ stato arrestato per droga insieme alla zia; il secondo chiede scusa pubblicamente sul proprio sito per la prestazione disastrosa di Napoli.

Per il sudamericano non e’ un periodo fortunato: la grana del padre scoppia a breve distanza dalla cacciata dal ritiro nella Nazionale cilena con l’accusa di presunta ubriachezza.

Sembra comunque che la notizia dal Cile non abbia sconvolto particolarmente il giocatore, che con il padre aveva fino a oggi rapporti assai freddi, a differenza di quelli con la madre. Vidal, quindi, sara’ in campo regolarmente domenica con il Cesena senza accusare particolari contraccolpi psicologici.

L’autocritica del difensore, assolutamente spontanea, non puo’ che rivelarsi un fatto positivo per la maturita’ del giocatore, che non ha cercato scuse infantili ed e’ stato difeso (sabato sera) e apprezzato anche da Conte. Un gesto da libro Cuore, quello di Bonucci, in un momento in cui le violenze barbariche dei tifosi di Juventus e Inter sembrano ancor piu’ intensificarsi: oggi la foto pubblicata dalla ”Gazzetta dello sport”, che ha ripreso uno striscione bianconero infamante a Napoli, ”Facchetti 48”, con allusione sinistra alla cabala partenopea del ”morto che parla”.

Una risposta demenziale, forse, allo scandaloso striscione esposto dai nerazzurri nel match di San Siro con la Juventus, che recitava: ”Acciaio scadente, nostalgia Heysel”, in riferimento ai problemi accusati qualche giorno prima della partita dallo stadio bianconero. Il club torinese non commenta e da tempo ha scelto la linea dell’oscuramento mediatico di questi messaggi deliranti, pronta pero’ a denunciare e colpire (in casa propria) laddove si verifichino gli estremi del reato.

Certo, non e’ la maniera migliore per attendere il tavolo della pace convocato per il prossimo 14 dicembre dal presidente del Coni Petrucci. Un altro segnale di come le frange ultras non accettano tavoli di sorta, soprattutto se si rimette in discussione il passato.

E l’aria rischia di diventare ancora piu’ pesante se la Juventus lottera’ fino in fondo per le posizioni di vertice, magari con l’Inter tornata nei quartieri alti a sgomitare punto a punto con i bianconeri.