Juventus-Manchester City

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 17:32| Aggiornato il 31 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Mancini, allenatore del Manchester City

Uefa Europa League, sesta giornata fase a gironi. I bianconeri di Gigi Delneri sono già eliminati dalla seconda competizione continentale per club.

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Juventus-Manchester City avrebbe potuto essere l’appuntamento decisivo di questa prima fase di Europa League, avrebbe potuto decidere i destini di una o di entrambe le squadre.

Domani sera, invece, il risultato non contera’, i giochi qualificazione sono gia’ fatti da due settimane: bianconeri eliminati dopo cinque pareggi in altrettanti incontri, Citizens promossi.

Juve contro City pero’ un significato ce l’ha, perche’ vuol dire Juve contro Roberto Mancini, uno degli avversari ‘di sempre’, prima da giocatore e poi da allenatore. Un avversario che avrebbe potuto pero’ diventare molto familiare al popolo bianconero, visto che ‘Mancio’ e’ stato accostato piu’ volte alla panchina juventina nella scorsa, disgraziata, stagione.

Contatti, abboccamenti, veri o presunti, prima quando Ciro Ferrara era in bilico, poi quando si doveva scegliere il sostituto di Alberto Zaccheroni.

Alla fine non se ne e’ fatto niente. ”Non sono mai stato realmente vicino alla Juve – rivela lui – sono situazioni che capitano quando si e’ allenatori e si viene accostati a questa o quella squadra.

Ma nella vita mai dire mai…”. Intanto Mancini applaude i bianconeri: ”Non sono stupito che la Juve sia tornata in alto, sta migliorando partita dopo partita, la strada e’ quella giusta per tornare la squadra di un tempo”. Pure i Citizens stanno vivendo un momento positivo, secondi in classifica insieme all’Arsenal, a due lunghezze dai cugini dello United.

Nello spogliatoio pero’ non sono tutte rose, c’e’ anche qualche spina. Prova ne e’ la rottura, che appare ormai insanabile, con Carlos Tevez. L’argentino ha chiesto di essere ceduto a gennaio e probabilmente cosi’ sara’, come ha confermato oggi il suo agente, Kia Joorabchian.

”Non gli ho ancora parlato – afferma Mancini – Carlos ha un contratto di tre anni e mezzo e spero che continui a giocare con noi. Sono deluso da questa situazione perche’ siamo in un buon momento, siamo secondi in classifica e dobbiamo concentrarci su questo.

Prima di tutto pero’ voglio parlargli, prima di sbilanciarmi in giudizi”. Quindi prova a sdrammatizzare: ”Tevez e’ infelice? Beh, se e’ infelice dopo aver segnato dieci gol e con la squadra seconda in classifica, spero che resti infelice… Non penso comunque che voglia effettivamente andarsene, credo che possa sempre cambiare idea, ma e’ soltanto la mia opinione”. Tevez intanto e’ rimasto a casa, non convocato come Adebayor e Balotelli, triste e nervoso nell’ultimo periodo. ”Mario e’ rimasto a Manchester a lavorare perche’ un po’ indietro di preparazione – precisa l’ex tecnico dell’Inter – e’ l’ultima settimana che possiamo lavorare prima di una serie di impegni ravvicinati. Non ci sono altri motivi, neanche quello di proteggerlo da eventuali fischi”. Con l’attenzione di tutti rivolta al caso-Tevez, la partita con la Juve sembra passare in secondo piano. ”Ma noi vogliamo vincere per arrivare primi nel girone”, assicura Mancini. Sara derby con la Juve per Dzeko? ”A gennaio puo’ succedere tutto e niente, ma a noi interessano tutti i bravi giocatori”. La chiusura e’ sull’Inter, che ha raggiunto la finale del Mondiale per Club. ”Sono contento, mi fa piacere soprattutto per Benitez, che mi sembra sia stato un po’ bistrattato”.

Il Napoli e’ l’unica squadra italiana – delle quattro impegnate nella fase a gironi – a qualificarsi, grazie alla vittoria per 1-0 sullo Steaua Bucarest, per i sedicesimi di finale dell’Europa League. Fin dal turno precedente erano state infatti eliminate Juventus, Palermo e Sampdoria.

Si e’ verificata cosi’ una situazione analoga al quella della stagione 2007/08, quando al primo turno ad eliminazione diretta della allora Coppa Uefa – di cui l’Europa League e’ l’erede dal 2009/10 – uscirono Empoli, Palermo e Sampdoria.

Prosegui’ il cammino la Fiorentina, che fu eliminata in semifinale ai rigori dai Glasgow Rangers dopo un doppio 0-0.