Juventus: nuovo allenatore, mercato e “top player”, basteranno stavolta?

Pubblicato il 20 Aprile 2011 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA

Tifosi bianconeri (Foto Lapresse)

TORINO – Chiamatela rivoluzione (l’ennesima), chiamatelo innesto di forze fresche, chiamatelo cambiamento di rotta, fatto sta che la Juventus si sta muovendo per il prossimo anno. Per carità la società bianconera si è sempre mossa sul mercato, sull’allenatore, il problema è il come. Negli ultimi due anni è sempre mancato qualcosa, giocatori o mentalità in grado di fornire continuità durante tutto l’arco della stagione. Sia quest’anno che la stagione scorsa la Juventus era partita bene, con gare che facevano pensare in grande. Invece no, in queste due stagioni è arrivata la flessione, sempre durante la sosta natalizia.

Proprio per evitare questi “sbalzi” di rendimento e di risultati la Juventus vuole cambiare, a cominciare ancora una volta dall’allenatore. In un primo momento si pensava che Gigi Del Neri potesse essere riconfermato anche per il prossimo campionato, questo lasciavano presagire le parole del Direttore sportivo Beppe Marotta, che proprio assieme a Del Neri è approdato alla Juventus dalla Sampdoria. Invece c’è stato il cambio di rotta e i nomi degli allenatori che potrebbero prendere il posto di Del Neri fioccano. Si va da Roberto Mancini a Luciano Spalletti, da Villas Boas a Luis Van Gaal, passando per Walter Mazzarri.

Si pensava che Del Neri potesse essere riconfermato se fosse riuscito a centrare l’obiettivo quarto posto, quello utile per la Champions League. A 5 giornate dalla fine la Juventus ha 8 punti di distacco, obiettivo praticamente fallito, salvo miracoli. Ma se il miracolo invece ci dovesse essere? Niente da fare lo stesso per Del Neri, il cui destini sembrava già essere segnato da fine gennaio almeno.

E allora largo alle novità. Roberto Mancini, Walter Mazzarri e Luis Van Gaal e il talento emergente della panchina del Porto Villas Boas, che tanto somiglia a Mourinho. Tre allenatori “antipatici”, nomi che forse non piacciono alla tifoseria bianconera, specie quello di Mancini, per il suo passato interista. Eppure neanche Fabio Capello piaceva quando arrivò dalla Roma sulla panchina dei bianconeri. Luciano Spalletti forse è più gradito ai tifosi, ma è quello che sembra più lontano per via del suo contratto con lo Zenit.

E in mezzo al campo invece? Ci sono tanti giocatori da riscattare, e, per dirla alla Marotta, due o tre “top player” da acquistare. La società è pronta a chiudere la delicata partita per garantirsi ancora le giocate di Alberto Aquilani. “Ha fatto molto bene con noi – approva Marotta – e quanto prima ci incontreremo col Liverpool per acquistarlo. Abbiamo un diritto di riscatto che riteniamo eccessivo rispetto ai nostri parametri, ma con loro ci sono ottimi rapporti”. Spendendo 10-12 milioni e magari inserendo Sissoko nell’affare, i bianconeri considerano di fatto il regista romano come il primo rinforzo per la prossima stagione.

Altri tre colpi, poi, verranno piazzati. In pole position c’è Andrea Pirlo: Marotta ha incontrato sia gli agenti del centrocampista che Braida per proseguire nell’operazione, senza far arrabbiare un Milan che ormai ha scaricato il giocatore. Anche Allegri avrebbe dato indicazione di non rinnovare il contratto al regista e così la Juve vuole accelerare prima di giugno. In alternativa il gioiellino della Fiorentina Riccardo Montolivo.

Nella lista della spesa, poi, è tornato con prepotenza il terzino destro Lichtsteiner della Lazio, anche se Lotito non vuole concedere sconti, meglio puntare su Bastos allora. Il terzo volto nuovo a portata di mano è Gabriel Appelt Pires: il 17enne centrocampista brasiliano del Rosenda è un rinforzo per il futuro. Marotta ha incontrato il suo agente e le parti si aggiorneranno a domani: la Juve ha fretta e vuole evitare aste con l’Inter.

Qualche top player, giovani promesse, nomi da riscattare, allenatore nuovo. La rivoluzione juventina riparte da questi punti. Solo una cosa per ora è certa: si deve tornare a vincere e fare bene dopo 5 anni passati a bocca asciutta. Che l’anno prossimo sia davvero quello della svolta e delle vittorie, magari nel nuovo stadio.