Juventus-Roma: Dybala torna dove ha lasciato lacrime e amici. Ma Mourinho non si commuove: “Non è un bambino”

Paulo Dybala torna allo Juventus Stadium, prima volta da avversario

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2022 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA
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Paulo Dybala, prima volta a Torino da ex (Ansa)

Juventus-Roma: Dybala torna dove ha lasciato lacrime e amici. Appena tre mesi fa lasciava in lacrime il suo Stadium, accolto da applausi di riconoscenza e simpatia. Domani Paulo Dybala tornerà su quel prato per dar loro un dispiacere, ma sempre con il sorriso, con la sua Roma. Che lo ha accolto da re, sulla fiducia.

Juventus-Roma: Dybala torna dove ha lasciato lacrime e amici

Applausi, lacrime, ricordi: nulla di tutto ciò scalfisce Mourinho tuttavia, per cui una sfida con la Juve vale un’altra. E che invita a non farsi ingannare dal bel faccino del pupillo argentino,  perché da un pezzo “non è più un bambino”.

“Lo sport dà il meglio di sé quando unisce, spero che questo sará vero più che mai domani”. Comincia così il post Instagram di Paulo Dybala, con una doppia foto che lo ritrae in maglia Roma e Juve.

“Sarà una partita piena di emozioni. Tornare in una città dove ho tanti amici, giocare in uno stadio dove ho vissuto bei momenti e condiviso trofei con i tifosi bianconeri che mi hanno fatto sentire a casa per 7 anni! – dice alla vigilia di Juve-Roma -.

Stavolta però lo farò per la maglia della Roma, darò il meglio di me per far felici i tifosi giallorossi, straordinari e pieni di passione, che mi hanno accolto benissimo dal primo giorno”.

Mourinho: “Dybala non è un bambino”

“Per me ogni partita ha la stessa vigilia e la stessa routine. Non cambia niente. Giocare contro una squadra top è bello, ma non è nulla di speciale rispetto al solito. Tante volte ho giocato a Torino, domani sarà solo una in più”.

Così Josè Mourinho alla vigilia di Juve-Roma. Quanto a Dybala, “per qualche giocatore tornare a casa è niente, per altri è difficile. Per Paulo non lo so, ha la faccia di un bimbo ma non lo è. Ha tanta esperienza, poi il controllo delle sue emozioni dipende da lui. Da come ha lavorato questi giorni non ho visto niente di diverso. Per me sta molto bene. Non mi aspettavo di più in questo momento”.