Serie A. Juventus torna a +8 sulla Roma, Milan batte Genoa con super Honda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2014 - 23:10 OLTRE 6 MESI FA
Juventus-Livorno, Antonio Conte (LaPresse)

Juventus-Livorno, Antonio Conte (LaPresse)

ROMA – Successi per Juventus e Milan nei posticipi della 32° giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.

I campioni d’Italia in carica hanno vinto 2-0 contro il Livorno, grazie ad una doppietta di Fernando Llorente, e si sono riportati a +8 sulla Roma. 

Il Milan ha allungato la sua striscia positiva – tre vittorie consecutive – grazie al 2-1 rifilato al Genoa.

Rossoneri in gol con Taarabt, rete uguale a quella messa a segno contro il Napoli, e con Honda, al primo centro in campionato. I rossoblù hanno realizzato la rete della bandiera con Marco Motta. 

JUVENTUS-LIVORNO 2-0, gol: Llorente 32′ e 34′  

La Juventus ha ricacciato la Roma a -8 e spazzato via la paura. Nel posticipo con il Livorno i bianconeri hanno scritto un capitolo senza troppe emozioni:

qualche difficoltà all’inizio, contro un avversario, in piena lotta salvezza, diligentemente chiuso, poi la partita è stata sbloccata con due ruggiti di ‘Re Leone’:

un pezzo di bravura sull’1-0, il raddoppio con l’aiutino della difesa ospite, soprattutto del portiere Bardi e del difensore che l’ha perso di vista sul calcio d’angolo battuto da Pirlo.

E’ andato tutto come Conte sperava: la vittoria, la 16/a su altrettante partite in casa, prima di tutto, e poca fatica. Una prima mezz’ora di impegno, per scardinare il Livorno, poi, per ritmo e assenza di pericoli – se si esclude un missile da fuori area di Duncan con gran parata in volo di Buffon al 13′ st – poco più di un allenamento.

Guai a dire a Conte che lo scudetto è più vicino, ma il ritrovato +8, anche sotto l’aspetto psicologico, è un vantaggio enorme, a sei giornate dalla chiusura. La Roma sarà pure più fresca e non distratta dall’Europa League ma per i campioni d’Italia il più sembra fatto. Eppure, è stato proprio il Livorno a fare scrivere i primi appunti della partita: Emeghara è sgusciato via ed è impegnato Buffo, quasi sorpreso dalla puntata dell’attaccante svizzero-nigeriano.

Il Livorno è riuscito ancora farsi vivo con un tiro , abbondantemente fuori, di Siligardi, bravo in copertura anche a infastidire Pirlo. Due campanelli d’allarme che la Juventus ha ascoltato, riprendendosi subito la partita in pugno. Aveva la miglior formazione possibile: siccome Conte mette da sempre al primo posto il campionato, a maggior ragione adesso che il verdetto finale è vicino, non ha risparmiato Tevez, né Pogba e neppure Asamoah.

In attacco il capocannoniere argentino con Llorente, ha riformato la coppia titolare. E proprio una combinazione tra i due ha creato il gol scacciapensieri: un pezzo di bravura dello spagnolo. Spalle alla porta, Llorente ha controllato di destro, si è girato ed ha piazzata un bolide sotto la traversa. Un gol che ha fatto saltare in piedi tutto lo Juventus Stadium, bello e importante, come ha dimostrato l’abbraccio, in tribuna, tra il presidente bianconero Andrea Agnelli, l’ad Beppe Marotta ed il consigliere Pavel Nevdev.

Un grappolo festante come quello dei giocatori in campo. Rapidissimo il raddoppio, ancora di Tevez. Partita chiusa. Anche il Livorno ha accettato il verdetto: per i toscani inutile rischiare infortuni od ammonizioni, nel prossimo turno l’aspetta lo scontro diretto con il Chievo, un vero spareggio-salvezza.

Llorente ha provato a fare la tripletta, Duncan ha esaltato le doti di Buffon, il Livorno ha provato a riaffacciarsi ancora, ma il colpo di scena non era nell’aria. A Conte non sempre è piaciuto l’atteggiamento della squadra (‘abbiamo concesso troppe ripartenze’, dirà a fine partita), ma il rischio di subire la rimonta non c’è mai stato.

Juventus (3-5-2): Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Tevez, Llorente.
A disposizione: Storari, Rubinho, Isla, Ogbonna, Peluso, Padoin, Giovinco, Vucinic, Osvaldo, Quagliarella. All. Conte.

Livorno (4-4-2): Bardi; Ceccherini, Valentini, Coda, Castellini; Benassi, Biagianti, Duncan, Mesbah; Emeghara, Siligardi.
A disp.: Anania, Aldegani, Gemiti, Piccini, Tiritiello, Bartolini, Greco, Mosquera, Belfodil, Borja, Paulinho. All.: Di Carlo

GENOA-MILAN 1-2, gol: Taarabt 20′, Honda 56′ e Marco Motta 73′  

Il Milan continua a credere nella ‘remuntada’. Nel posticipo della 32/a giornata, i rossoneri soffrono ma con coraggio, sostanza e cinismo escono vittoriosi dalla battaglia di Marassi incassando tre punti d’oro, utili a nutrire ulteriormente il sogno Europa. La prodezza di Taarabt e il primo gol italiano di Honda lanciano la squadra di Seedorf, la sfortunata autorete di Abbiati non basta agli uomini di Gasperini per centrare un pareggio e coronare un’ottima prestazione. Proprio il portiere rossonero è decisivo nel salvare il risultato in più di un’occasione. Per il Milan si tratta della terza vittoria di fila: non era mai successo in questa stagione. Un passo importante verso l’Eurozona, distante cinque punti. Il Grifone subisce il secondo ko consecutivo ed archivia definitivamente il sogno di tornare a disputare una competizione continentale.

Seedorf si affida a Pazzini regalandogli la maglia da unica punta e lascia in panchina Balotelli, reduce da un forte raffreddore. Alle sue spalle, agirà il tridente formato da Honda, apparso in ripresa, Kakà e Taarabt. A centrocampo l’olandese recupera Montolivo, schierato a fianco di De Jong. Gasperini, che nutre le stesse ambizioni europee dei rossoneri, si affida al grande ex Gilardino in avanti, suo partner è Sculli. Primi minuti all’insegna di un buon Milan e proprio i rossoneri sbloccano il risultato con un gran gol. Il merito è di Taarabt, che si fa 30 metri palla al piede per poi fulminare l’incolpevole Perin con un destro dal limite (20′). Gradualmente, però, i rossoneri calano e crescono i padroni di casa, che si rendono pericolosi con un sinistro di Fetfatzidis, sul quale si oppone Rami. Genoa sempre in avanti con un gran sinistro di Bertolacci, con palla che esce fuori di pochissimo. Ancora brividi per il Milan con un traversone di Sturaro che a momenti Mexes trasforma in autorete nel tentativo di anticipare Gilardino. Prima dell’intervallo, Marchese tenta l’esterno mancino: nessun problema per Abbiati.

La squadra di Gasperini rientra in campo con atteggiamento aggressivo. Abbiati è chiamato al lavoro sul sinistro di Fetfatzidis, respinto con i pugni dal numero uno rossonero, poi è Di Maio a spaventare il Milan incornando sulla punizione dalla sinistra di Sturaro. Ma ad andare ancora in rete è la squadra di Seedorf, con il primo gol in Italia di Honda: il giapponese, imbeccato splendidamente da Taarabt, batte Perin in uscita con un tocco sotto ed è raddoppio rossonero (11′). Lo 0-2 è una doccia gelata per i rossoblù, che reagiscono con un destro di  Motta bloccato in due tempi da Abbiati. Gli sforzi del Genoa vengono premiati: sugli sviluppi di un angolo Motta con un destro al volo centra la traversa, ma la palla entra in rete dopo aver sbattuto sul piede di Abbiati. Il Grifone torna in corsa (28′). Seedorf risponde richiamando Pazzini e lanciando nella mischia Balotelli. Genoa ancora pericolosissimo alla mezz’ora con un destro di Sturaro sul quale Abbiati è semplicemente strepitoso, poi è Mexes a salvare sulla linea. E’ assedio Genoa.

Ma il Milan resiste e, anzi, prova a chiudere i conti con un destro di Taarabt, servito a centro area da Kakà sugli sviluppi di un contropiede. Il successivo tentativo di Bonera viene sventato da Perin. Fino alla fine è forcing Genoa, ma il fortino milanista ne esce indenne. Mexes si conferma tra i migliori in campo disinnescando la minaccia Gilardino con una grande chiusura.

Genoa (3-4-3): Perin; Marchese, De Maio, Burdisso; Motta, Sturaro, Bertolacci, Antonelli; Konate, Gilardino, Sculli.

A disp.: Bizzarri, Gamberini, Donnarumma, Portanova, Antonini, De Ceglie, Cabral, Cofie, Centurion, Fetfatzidis, Calaiò. All.: Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: Kucka, Matuzalem, Vrsaljko

Milan (4-2-3-1): Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; De Jong, Montolivo; Honda, Kakà, Taarabt; Balotelli.
A disp.: Amelia, Gabriel, Zapata, Abate, Zaccardo, Emanuelson, Cristante, Saponara, Poli, Birsa, Robinho, Pazzini. All.: Seedorf
Squalificati: –
Indisponibili: De Sciglio, Petagna, El Shaarawy, Muntari, Essien.