Lazio: Matuzalem squalificato per 4 giornate

Pubblicato il 22 Marzo 2011 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 21 MAR – Dopo Radu, in casa Lazio arriva anche la tegola Matuzalem, e ora per Reja, la trasferta del San Paolo contro il Napoli (in programma domenica 2 aprile alle 12,30), la prima delle otto finali per conquistare la Champions, diventa ancora piu’ in salita.

Dopo aver perso il difensore romeno per tre giornate (una gia’ scontata ma venerdi’ si dovrebbe discutere il ricorso della Lazio presso la Corte di Giustizia Federale puntando ad una giornata di sconto), e Ledesma, a cui manca ancora un turno di squalifica, il tecnico biancoceleste contro Cavani e compagni dovra’ far fronte anche allo stop di Matuzalem per 4 giornate: 3 per il pugno a Jimenez, piu’ una per somma di cartellini gialli. Non poteva passarla liscia il brasiliano inchiodato senza via di scampo dalla prova tv che ha evidenziato il ”deprecabile gesto compiuto da Matuzalem, del tutto avulso dal contesto agonistico, palesemente intenzionale e potenzialmente lesivo”.

Un gesto che ha fatto infuriare Reja. La Lazio gli ha appioppato una multa salata ma, nelle prossime 24 ore e lette le motivazioni, decidera’ se fare ricorso. Una multa l’ha gia’ ricevuta anche Radu per la testata nel derby a Simplicio. Il romeno e’ stato fermato tre turni: i legali della Lazio hanno chiesto lo sconto di una giornata ”perche’ il giocatore avrebbe solo sfiorato la testa di Simplicio, nel tentativo di intimidire il romanista, ma senza colpirlo”. Ma sul Radu pende anche l’inchiesta aperta dalla Procura Federale per il gesto dell’ombrello rivolto ai tifosi giallorossi prima di rientrare nello spogliatoio. Sara’ interrogato da Palazzi entro due settimane: rischia il deferimento, e quindi una multa (piu’ probabile) o un’altra squalifica. Intanto, dopo la contestazione dell’Olimpico nonostante la vittoria sul Cesena, Reja e’ tornato nella sua casa di Gorizia. Il tecnico vuole fortemente disputare con la Lazio la sua prima Champions, ma i derby persi stanno inasprendo il malumore della piazza. Il tecnico continua pero’ ad avere l’appoggio del presidente Lotito: ”Vai avanti per la tua strada, senza ascoltare nessuno – il consiglio in un colloquio dopo lo sfogo di sabato sera – e continua a coltivare il tuo sogno Champions, che poi e’ anche il nostro”. Buon per l’allenatore goriziano che Dias e’ tornato al centro della difesa. Reja ne aveva sentito la mancanza nel derby. Il difensore e’ ormai un punto fermo della difesa biancoceleste, la seconda meno battuta in campionato. E pensare che il brasiliano, pochi mesi dopo il suo arrivo nella capitale, sotto la gestione Ballardini, era stato ad un passo dal tornare in Brasile. Lo aveva confessato lui stesso mesi fa: ”La situazione della Lazio non era facile e la mia famiglia aveva molta nostalgia”. Intenzione confermata oggi anche da Milton Cruz, direttore tecnico del San Paolo: ”Ci aveva chiamato per tornare”, ma smentita ufficialmente dal giocatore che ha spiegato sul sito ufficiale biancoceleste di ”non aver mai telefonato ad alcun dirigente del San Paolo per comunicare la voglia di tornare in Brasile nemmeno tanti mesi fa”. Ora il suo unico obiettivo e’ di giocare la Champions con la maglia della Lazio: ”Il mio primo sogno era quello di giocare in Europa, il secondo disputare la Champions League. Il mio contratto con la Lazio scadra’ quando avro’ compiuto 33 anni, quindi spero di chiudere la mia carriera a Roma”, ha confessato di recente. Un augurio condiviso dai tifosi della Lazio.