Lazio, Reja: “Ho fatto meglio di Petkovic. Candreva? Voluto da me”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2013 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Lazio, Reja: "Ho fatto meglio di Petkovic. "

Lazio, Reja: “Ho fatto meglio di Petkovic” (LaPresse)

ROMA – “Ho fatto meglio di Petkovic. Candreva? L’ho voluto io”. Sono le parole di Edy Reja, ex tecnico biancoceleste, ai microfoni di Radio Manà Sport, durante la trasmissione “La Lazio siamo noi”.

“Petkovic ha avuto un buon impatto con la serie A e bisogna fagli i complimenti per il suo primo anno in Italia. Tuttavia, nonostante abbia usato il mio lavoro e la mia squadra, poteva e doveva centrare l’obiettivo terzo posto. L’organico che ha avuto a disposizione era di gran lunga superiore al mio – sottolinea Reja -, soprattutto a livello numerico, ma io ho fatto meglio di lui, compiendo un mezzo miracolo in due stagioni e mezza nella Lazio, ricevendo però critiche del tutto immeritate. Ricordo i numerosi infortuni che ci hanno penalizzato nell’ultimo campionato, per non parlare delle cessioni nel mercato di gennaio dopo le quali mi son ritrovato praticamente senza uomini. Per fortuna arrivò Candreva all’ultimo minuto dopo una mia assidua insistenza, acquisto che si è rivelato poi fondamentale per le sorti della squadra biancoceleste”.

Reja sottolinea che le sue successive dimissioni furono dovute al “disaccordo con la società dopo le partenze di Cissè, Sculli, Cavanda, Stendardo, Foggia a fronte di nessun arrivo, a parte l’ex centrocampista del Cesena che in quel momento nemmeno giocava”. Reja aggiunge che “bastava la permanenza di Floccari o il rientro di Klose un mese prima e saremmo giunti al nostro traguardo, la qualificazione in Champions League che anche la Lazio nella prossima stagione può e deve assolutamente centrare. Spero sia la volta buona”.

Infine anche un pensiero su Zarate: “Ha bisogno di un esame di coscienza e di recitare il ‘mea culpa’ per quanto gli è accaduto negli ultimi quattro anni. La colpa – conclude – non può essere di tutti gli allenatori che ha avuto…”.