Anticipi Serie A: Bologna-Lazio 0-0 e Livorno-Parma 0-3

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2014 - 23:02 OLTRE 6 MESI FA
Formazioni Serie A: Bologna-Lazio e Livorno-Parma (gli anticipi del sabato) Edy Reja nella foto LaPresse

Formazioni Serie A: Bologna-Lazio e Livorno-Parma (gli anticipi del sabato)
Edy Reja nella foto LaPresse

ROMA – Anticipi del 19° turno del campionato italiano di calcio di Serie A.

Il Parma di Roberto Donadoni ha vinto e convinto sul campo del Livorno. Il tre a zero finale porta la firma di Raffaele Palladino e di Amauri, autore di una doppietta.

Scialbo zero a zero tra Bologna e Lazio. Hanno giocato leggermente meglio i padroni di casa al termine di un match privo di emozioni.

BOLOGNA-LAZIO 0-0 

Noia ed errori, tra Bologna e Lazio finisce senza gol e con poche emozioni. Uno 0-0 che battezza l’esordio di Davide Ballardini al posto di Pioli sulla panchina dei rossoblu, mentre alla Lazio non basta il ritorno di Reja per sfatare il tabu’ in trasferta, dove non vince da maggio dell’anno scorso. Ballardini punta su un 3-5-1-1 con capitan Diamanti dietro l’unica punta, Rolando Bianchi.

Solo panchina per Cristaldo, mentre in difesa torna Cherubin dopo un’assenza di 9 mesi. Sugli esterni, Garics e Morleo avanzano a centrocampo, supportati al centro da Lazaros e Kone da interni e Pazienza ad agire da difensore aggiunto.

Dall’altra parte, Edy Reja abbassa Lulic al posto dello squalificato Radu e sulla stessa corsia del bosniaco, esterno alto agisce Felipe Anderson. Il brasiliano pero’ fa dannare lo zio Edy fin dall’inizio, mai in partita e per questo sostituito a inizio secondo tempo da Keita.

Il primo tempo se ne era andato via tra la noia e pochissime occasioni. Nei primi 5′ i padroni di casa arrivano al tiro per ben due volte con Diamanti, sempre controllato da Berisha, schierato in porta al posto dell’infortunato Marchetti. Regna l’equilibrio (e la noia) e prova ne e’ che il primo calcio d’angolo del match arriva solo al 20′.

La prima vera occasione invece capita sui piedi di Rolando Bianchi al 28′: gran palla di Kone in profondita’, Garics pesca l’ex Toro in area che, disturbato da Dias, calcia con il tacco ma non riesce ad angolare.

Con Keita nella ripresa, la Lazio non cambia marcia ma il Bologna si cimenta nel festival degli errori a centrocampo, affidandosi piu’ all’iniziativa individuale con tiri di Lazaros e Diamanti dalla distanza, tutto molto improvvisato. A piccoli passi, la Lazio si porta in avanti e al 25′ (cross di Candreva, subito dopo sostituito da Ederson), Klose divora l’occasione piu’ importante, calciando alle stelle a pochi passi dalla porta.

Al 37′ sussulto Bologna con Kone, servito da Diamanti, ma il pareggio e’ il risultato piu’ giusto e il Bologna esce tra i fischi del Dall’Ara.

BOLOGNA (3-5-1-1): Curci; Antonsson, Natali, Cherubin; Garics, Pazienza, Christodoulopoulos, Koné, Morleo; Diamanti; Bianchi. All.: Ballardini A disposizione: Stojanovic, Agliardi, Radakovic, Ferrari, Cech, Laxalt, Perez, Yaisien , Acquafresca, Cristaldo, Moscardelli.

LAZIO (4-3-3): Berisha; Cavanda, Biava, Dias, Lulic; Gonzalez, Ledesma, Hernanes; Candreva, Klose, Felipe Anderson. All.: Reja. A disposizione: Strakosha, Guerrieri, Ciani, Novaretti, Pereirinha, Vinicius, Onazi, Biglia, Ederson, Keita, Floccari, Perea. Arbitro: Celi di Bari (Ass.: Longo-Manganelli; IV uomo: Di Liberatore; Add.: Damato-Di Bello).

LIVORNO-PARMA 0-3, gol: Palladino 2′, Amauri 87′ e 93′

Il Parma straripa al Picchi e stende il Livorno 3-0 con una rete di Palladino e una doppietta di Amauri. Un risultato che penalizza eccessivamente i volenterosi amaranto, che come spesso è accaduto quest’anno sono andati subito in svantaggio, amnesia difensiva dopo due minuti, non riuscendo più a recuperare.

Livorno e Parma era prima di tutto la sfida degli ex. A partire da Donadoni, che proprio sulla panchina amaranto aveva consacrato la sua carriera di allenatore, lasciando in riva al Tirreno un solco di ricordi e grande professionalità ancora vivo oggi.

Per non parlare di capitan Lucarelli, Alessandro, livornese di nascita e di razza, trapiantato con profitto in Emilia. Poi, la sfida della cabala: i crociati al Picchi non avevano mai vinto. E ultimo per il Livorno era l’opportunità di dare un senso alla buona prova nel derby di Firenze di domenica scorsa, per cercare di trovare punti e concretezza e scrollarsi di dosso l’ultimo posto in graduatoria.

Lasciato a casa Okaka, i parmensi, attesi anche dal turno infrasettimanale di coppa Italia contro la Lazio, sono scesi in campo con Palladino, preferito a Cassano, a far coppia con Amauri accanto a Biabiany, mentre in difesa è Mendes, a vincere il ballottaggio con Felipe e Paletta. Stesso Livorno di Firenze invece, con Piccini a destra al posto dello squalificato Schiattarella e Paulinho unica punta.

Il match inizia con uno striscione della curva Nord ”dedicato” al presidente Spinelli e ai rinforzi che non arrivano: “Se il centenario in A non ci fai festeggiare da Livorno te ne devi andare”, ma soprattutto con il gol fulmineo di Palladino (un altro ex) che neanche dopo due minuti porta in vantaggio i suoi con un tiro ravvicinato dopo aver raccolto un cross dalla destra di Biabiany. Il Livorno, dopo la solita sbandata cerca di riorganizzarsi, ripartendo sulle fasce, ma è soprattutto il Parma a tenere in apprensione la difesa amaranto con Amauri e Biabiany.

Al 24′ Nicola passa a due punte inserendo Siligardi al posto di Biagianti, ma l’azione più pericolosa arriva su calcio piazzato al 42′: punizione angolata di Paulinho, contenuta con un guizzo da Mirante e sbrogliata in angolo da Lucarelli. La ripresa inizia con gli amaranto alla ricerca del pari e Siligardi che al 1′ impegna Mirante dal limite.

Al 13′ ancora Siligardi salta un difensore e centra un ottimo pallone per Piccini che di testa in tuffo si fa murare da Mirante. La pressione dei padroni di casa è costante e l’inserimento al 18′ st di Duncan al posto di Mbaye dà freschezza e muscoli. Al 30′ Emerson da 35 metri. Sei minuti dopo Bardi fa un miracolo su un tiraccio di Parolo, ma al 41′ dopo un palo di Gobbi, non può nulla su Amauri che raccoglie il pallone e raddoppia.

Nel finale, al 47′, il Parma deborda: Emerson commette fallo su Sansone in area e Amauri dal dischetto segna la sua doppietta personale e il 3-0 finale che aggrava la crisi del Livorno e mette a rischio la panchina di Nicola.

LIVORNO (5-3-1-1): Bardi; Mbaye, Piccini, Rinaudo, Ceccherini, Greco; Benassi, Luci, Emerson; Biagianti; Paulinho. A disp.: Anania, Aldegani, Gemiti, Belingheri, Lambrughi, Mosquera, Emeghara, Siligardi, Borja, Vlentini, Duncan. All.: Nicola
PARMA (4-3-3): Mirante; Rosi, Mendes, Lucarelli, Gobbi, Acquah, Marchionni, Parolo; Biabiany, Amauri, Palladino. A disp.: Bajza, Coric, Felipe, Paletta, Kone, Mesbah, Mauri, Obi, Gargano, Munari, Cassano, Sansone. All.: Donadoni.