LeBron James: “Michael Jordan? Per me è stato sempre un Black Jesus”

di admin
Pubblicato il 19 Maggio 2020 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
LeBron James: "Michael Jordan? Per me è stato sempre un Black Jesus"

LeBron James: “Michael Jordan? Per me è stato sempre un Black Jesus” (foto Ansa)

LOS ANGELES (STATI UNITI) –  In America e sui social non si parla di altro che di “The Last Dance, la serie di Netflix che ha raccontato le gesta di Michael Jordan.

Sull’argomento si è pronunciato anche LeBron James, fuoriclasse che viene spesso messo a paragone con Jordan.

LeBron James non ha dubbi: “Per me Michael Jordan è Black Jesus”.

Il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers ha parlato di Michael Jordan nel corso dello show “Uninterrupted WRTS After Party”.

“Ho sempre visto Michael Jordan come un Black Jesus, un messia mandato sulla terra dagli angeli per insegnarci i segreti del basket.

Ho giocato contro di lui quando avevo 16 anni.

Era un incontro di esibizione.

Sono stato invitato con gli altri migliori giovani americani.

Abbiamo giocato insieme a Jordan ed altre star della NBA.

Questa partita si è giocata alla Hoops Gym di Chicago.

Jordan l’aveva organizzata perché doveva tornare in forma dopo gli anni di Chicago.

Io entravo in campo solamente se una delle star NBA aveva bisogno di riposare.

Ma ovviamente non mi importava nulla di rimanere in panchina, avevo solamente 16 anni, stavo realizzando un sogno…

Dopo quella splendida esperienza, incrociai di nuovo Jordan nel 2003…

Anche in questo caso si trattava di un appuntamento non ufficiale, di esibizione…

Era il camp del 2003, giocai diverse partite nella squadra di Jordan.

Vi posso dire che da compagni di squadra non abbiamo perso nemmeno una partita e gli avversari erano tutto meno che scarsi…

Sarei stato il compagno di squadra ideale per lui…

Insieme avremmo fatto meglio anche di quanto fatto da lui e Pippen nei Bulls…

Jordan è un killer sotto canestro, con i miei assist avrebbe segnato ancora di più.

Un pensiero sulla NBA? Spero di poter tornare a giocare, così come tanti altri miei compagni di squadra…

Ma prima di tutto viene la salute. 

Vogliamo tornare a regalare basket alla gente ma bisogna farlo in totale sicurezza”.