Lecce-Bari a porte chiuse, il sindaco Emiliano: “Non sarà guerra civile”

Pubblicato il 30 Dicembre 2010 - 13:43 OLTRE 6 MESI FA

”Al di la’ della contrapposizioni calcistiche, tra Bari e Lecce c’e’ una cordialita’ che viene percepita ovunque e che non puo’ essere interrotta dal prefetto di Lecce: si sta dando la rappresentazione che tra Bari e Lecce sia in corso una guerra civile e questo invece non esiste”.

Lo ha detto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ritornando sulla decisione del prefetto di Lecce di far giocare a porte chiuse per motivi di sicurezza il derby pugliese in programma nel capoluogo salentino per l’Epifania. Per Emiliano, ”siamo in grado di svolgere regolarmente questa partita, e’ necessario isolare chi ha progetti facinorosi, ma penso che una gioiosa invasione dei baresi non faccia male a nessuno, anzi faccia bene al turismo, se saranno accolti bene come e’ sempre avvenuto sinora”.

”Le due citta’ – ha detto ancora – lavorano insieme nell’economia, nella cultura, nel turismo, ma la decisione di non fare disputare la partita con il pubblico sembra consolidare la rappresentazione piu’ negativa della relazione tra le nostre citta’ e io e il sindaco di Lecce siamo molto preoccupati”.

”Ecco perche’, rispettando le decisioni del prefetto – ha aggiunto -, stiamo tentando di costruire la catena delle certezze per poter svolgere questa partita in modo regolare, ovviamente chiedendo a tutte le tifoserie organizzate un grande senso di responsabilita’ e di considerare che non esiste solo il calcio e che il calcio non deve interferire sulla vita ordinaria delle due citta”’.

Emiliano auspica quindi che a Lecce ci sia ”una invasione festosa e pacifica anche di persone che non si interessano di calcio ma che colgono l’occasione per visitare la citta’ perche’ quando i gruppi di tifoseria organizzata si assembrano in maniera esclusiva coltivano anche sentimenti negativi”. ”Se invece si mischiano con la comunita’ dei cittadini – ha concluso – sono una festosa rappresentazione di tipo calcistico”.