Lecce: gli ultras non si tesserano. Il derby col Bari davanti alla “radiolina”

Pubblicato il 11 Maggio 2011 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA

foto Lapresse

LECCE – I tifosi hanno deciso: meglio soffrire davanti alla classica radiolina che accettare quella tessera tanto cara al ministro Roberto Maroni e tanto invisa agli ultras di tutta Italia.

Domenica, in quel di Bari, il Lecce si gioca nel derby più di mezza serie A della prossima stagione. Il Bari è già in B da qualche settimana, ma i salentini sanno che non possono aspettarsi regali, anzi. I tifosi del Bari ai loro giocatori chiedono lo sforzo supremo per trascinarsi in purgatorio anche il Lecce.

Ne uscirà una partita tesa, in campo e sugli spalti. Davanti ai rischi il Casms ha deciso: a Bari vanno solo i tifosi del Lecce “fidelizzati” come dicono i comunicati. Ovvero i tesserati. Il Lecce ci ha provato: a chiesto 1000 posti per gli altri. Niente.

Per i tifosi giallorossi, quindi, è scattato il dilemma: abdicare nella lotta contro la tessera del tifoso o lasciare “solo” il Lecce nella partita più importante della stagione? A malincuore ha prevalso la seconda ipotesi: “In linea con il nostro pensiero – scrivono in un comunicato gli Ultrà Lecce – non seguiremo il nostro amato Lecce in questo delicato incontro perché riteniamo che la libertà sia un valore troppo elevato per essere limitato in una qualsiasi tessera ed in una restrizione becera. Domenica ci ritroveremo sotto la Nord ove seguiremo e soffriremo tutti insieme ascoltando la partita ma comunque stringendoci simbolicamente alla squadra allo stesso modo come in trasferta …colore, passione e tanta voce! Avanti Lecce, la Nord è con te”.

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