Calcio scommesse, Bari-Lecce. I soldi a Masiello in stazione di servizio

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Masiello (LaPresse)

BARI – Una prima parte in albergo, prima della partita. Il resto in diverse rate, tutte consegnate nello stesso distributore di benzina sulla tangenziale di Bari. I circa 230mila pattuiti per la combine del derby Bari-Lecce (finito 0-2 il 15 maggio 2011) sarebbero stati così versati: 50mila euro durante l’incontro del 22 agosto 2011 all’hotel Tiziano di Lecce, la restante parte quasi tutta in più tranche versate durante incontri avvenuti in una stazione di carburanti sulla tangenziale di Bari.

E’ quanto trapela dagli interrogatori, compiuto nei giorni scorsi, dei tre arrestati dalla magistratura barese nell’inchiesta sul calcioscommesse: l’ex difensore del Bari Andrea Masiello, e i suoi due amici-scommettitori Gianni Carella e Fabio Giacobbe, tutti ai ‘domiciliari’.

Al Tiziano – hanno detto Carella e Masiello durante l’interrogatorio dinanzi al pm Ciro Angelillis – ”oltre a noi due” c’erano l’imprenditore leccese Carlo Quarta e un’altra persona che disse di essere un avvocato e che entrambi hanno riconosciuto in foto per il legale salentino Andrea Starace. All’incontro era invece assente Giacobbe.

Secondo la versione di Masiello e Carella, fu Starace a consegnare loro i 50mila euro in contanti. I pagamenti in diverse tranches da 20mila euro ciascuna furono invece fatti da Quarta a Carella sulla tangenziale per Bari e da Quarta a Masiello durante le diverse ‘missioni’ compiute dall’imprenditore presso la localita’ in cui viveva l’ex difensore biancorosso (ora all’Atalanta) nel nord Italia.

Resta da capire – poiche’ finora non sarebbero state raccolte prove in tal senso – quale fosse la provenienza del danaro e se la societa’ del Lecce calcio abbia partecipato alla combine.

Sembra ormai certo che la combine di Bari-Lecce e’ stata organizzata dai tre baresi il giorno prima della partita e che e’ stato Quarta a consegnare a Carella (presso la sua abitazione di Lecce) un assegno da 300mila euro da lui compilato e affidato al barese come pegno per assicurare ai salentini la vittoria della partita-salvezza.(