Lecce: tifosi vincono il ricorso al Tar, annullati sei daspo

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 21:19| Aggiornato il 9 Aprile 2011 OLTRE 6 MESI FA

Tifosi del Lecce (foto LaPresse)

ROMA – Sono andati a Roma per vedere il “loro” Lecce e sono tornati a casa con il Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, che li ha tenuti lontani dagli stadi per una decina di settimane (e li avrebbe tenuti lontani dai 3 ai 4 anni).

Venerdì 8 aprile, però, per sei tifosi del Lecce, dal Tar del Lazio è arrivata la sentenza che li scagiona e annulla la restrizione. In tutto, i tifosi diffidati, quel 30 ottobre del 2010 dopo un Roma-Lecce, sono stati 27. Gran parte dei tifosi, però, non ha presentato ricorso anche se questa sentenza potrebbe indurli a cambiare idea.

A far scattare il daspo erano stati in particolare due episodi: il lancio di un fumogeno e di un petardo durante la partita e disordini alla stazione Termini di Roma al momento di rientrare a Lecce. In particolare i tifosi avrebbero azionato il freno d’emergenza di un treno per evitare che gli altri rimanessero “appiedati”.

Gli avvocati Lorenzo Contucci e Giuseppe Milli sono però riusciti a  spuntarla ottenendo il rovesciamento sostanziale di quanto disposto dal questore di Roma. Per i legali è una “clamorosa vittoria” della tifoseria leccese e la sentenza, a questo punto, potrebbe fare da “apripista” a decine di ricorsi analoghi.